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Strage Dacca, lo chef italiano sopravvissuto: “Mi sono buttato giù dal secondo piano”

Il 34enne Jacopo Bioni era andato in cucina dopo che i clienti italiani gli avevano chiesto una pasta particolare. Quando ha sentito le urla e gli spari si è fiondato sul tetto e si è gettato giù: “Sono entrato in una casa a caso, mi hanno accolto e nascosto fino al pomeriggio”.
A cura di Susanna Picone
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Jacopo Bioni ha 34 anni e da Verona si era trasferito in Bangladesh lo scorso gennaio. Lavora soprattutto come casaro e gelataio e la sera del primo luglio si trovava nelle cucine del ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca, dove venti persone tra cui nove italiani sono state uccise, per sostituire un cuoco in ferie. Jacopo è sopravvissuto all'assalto islamista a Dacca insieme allo chef argentino Diego Rossini: sono saliti sul tetto del ristorante e da lì si sono gettati sotto per poi trovare riparo nei palazzi vicini. “Ero in cucina, ho sentito le urla e gli spari, ho visto una persona con il fucile, mi sono fiondato sul retro e sono salito sul tetto”, è il drammatico racconto di Bioni. Lo chef ha raccontato di essersi salvato anche grazie ai clienti italiani presenti in sala: “Sono arrivati clienti italiani che conoscevo, sono andato a salutarli. Proprio grazie a loro mi sono salvato, mi hanno chiesto di fargli una pasta particolare, appena entrato in cucina ho sentito urla e spari, ho visto una persona con un fucile, mi sono fiondato su retro e sono salito sul tetto”.

Dopo il massacro ha preso un volo per la Thailandia – Ai microfoni di SkyTg24 ha spiegato di aver trovato la protezione di altre persone nel locale: “Tutti sapevano che cercavano i bianchi, che eravamo le vittime numero uno”. “Mi sono buttato dal secondo piano su un albero che ha attutito la caduta e poi ho iniziato a correre. Ho solo graffi, una botta e un po' di male alla schiena, ma nulla rispetto a quello che poteva accadere”, ha continuato a spiegare dicendo di essere entrato in una casa a caso, “mi hanno accolto e nascosto fino al pomeriggio. Poi ho preso due cose, il passaporto e mi sono imbarcato sul primo volo per Bangkok”. Da lì tornerà in Italia, dove lo aspetta la moglie. Anche lei è una dipendente del ristorante ma era tornata a casa da una settimana: “Sarebbe stata in prima linea. Accoglie i clienti”, ha detto Bioni.

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