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Strage Costa d’Avorio, 4 italiani sono scampati al massacro

Ieri, un commando armato ha aperto il fuoco su una spiaggia di Grand Bassam attaccando tre hotel: il bilancio complessivo è di 14 civili e due soldati uccisi. Un ufficiale militare ha detto che i terroristi “erano giovani, sulla trentina. Esigevano che le loro vittime urlassero Allah Akbar, prima di sparargli”.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE – Ore 18 – Quattro italiani sono scampati all'attentato avvenuto ieri in Costa D'Avorio – Sono tutti di Montaquila, in provincia di Isernia, gli italiani scampati all'attentato di ieri. Si trovavano nel paese africano per motivi di lavoro. Uno di loro, Amedeo Roccio, ha scritto un post su Facebook:

Sono almeno sedici le vittime degli attacchi terroristici di domenica in Costa d’Avorio. Sedici vittime di cui 14 civili e due soldati, secondo quanto ha detto il presidente ivoriano Alassane Ouattara, che si è recato sui luoghi della strage. Una cinquantina invece i feriti. Tra le vittime – lo ha confermato il presidente Francois Hollande – c’è un cittadino francese: “La Francia assicura sostegno logistico e informazioni alla Costa d'Avorio per trovare gli aggressori – ha detto Hollande – continuerà e intensificherà la cooperazione con i suoi partner nella lotta al terrorismo”. Sarebbero complessivamente quattro i turisti europei rimasti uccisi. L’attacco è avvenuto nei pressi di tre resort turistici di Grand Bassam, cittadina costiera di 80mila abitanti a 40 chilometri da Abidjan, capitale della Costa d’Avorio. Dei terroristi almeno sei sono stati uccisi. Erano le 4 del pomeriggio quando un gruppo armato a bordo di due piccole barche è arrivato su una spiaggia molto frequentata da turisti stranieri, diplomatici e ricchi ivoriani. Armati con kalashnikov e granate hanno iniziato a sparare. Secondo alcuni turisti, i terroristici gridavano “Allah u Akbar (Dio è grande)”. Gli spari sono andati avanti per un paio di ore. I superstiti hanno raccontato scene agghiaccianti: “Sparavano a chiunque riuscivano a trovare, facevano urlare Dio è grande e poi li uccidevano”, ha spiegato un testimone che ha detto di essersi salvato nascondendosi in camera a chiave per tre ore. Un ufficiale militare citato da Le Monde ha detto che i terroristi erano giovani, sulla trentina.

La rivendicazione – Dopo l’attacco in Costa d’Avorio la Casa Bianca ha detto che gli Stati Uniti sono “pronti ad assistere il governo ivoriano” nelle indagini. “Continueremo a lavorare con i governi dell'area e i partner internazionali per combattere i terroristi che vogliono mettere in pericolo gli sforzi dei governi dell'Africa occidentale per costruire società inclusive, migliorare la governance e ampliare le opportunità economiche”, così la Casa Bianca ribadendo la condanna per l'atto di terrore. Secondo fonti della sicurezza, riportate da Afrikatv, la strage è stata rivendicata dal movimento jihadista dell'Africa Occidentale Al Murabitun, quello che aveva rivendicato l'attacco in Mali d qualche mese fa. Secondo Site, l'organizzazione che monitora i siti internet jihadisti, anche Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha rivendicato l'attentato.

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