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Texas, 18enne spara in una scuola elementare a Uvalde

Strage a scuola, i genitori: “La polizia immobile minacciava coi taser chi voleva salvare i figli”

“Hanno atteso oltre mezz’ora prima di entrare a scuola mentre i bambini morivano” hanno raccontato alcuni dei parenti accusando la polizia di inerzia e di errori fatali.
A cura di Antonio Palma
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Incapacità di impedire l'entrata a scuola a un ragazzo armato, ritardi nel valutare la situazione e preparare l'intervento ed errori fatali anche durante il blitz, sono le accuse mosse a vigilantes e forze di polizia da alcuni genitori dei bimbi della scuola di Uvalde, in Texas, dove il 18enne Salvador Ramos ha fatto una strage uccidendo 22 persone, tra cui 19 tra bimbi e bimbe e due maestre. "Hanno atteso oltre mezz'ora prima di entrare a scuola mentre i bambini morivano, sprecando tempo prezioso, poi hanno minacciato di aggredire o arrestare i genitori, impedendo loro fisicamente di salvare i propri figli, senza fare nulla per lungo tempo" hanno raccontato alcuni dei parenti ai media locali.

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In alcuni video registrati proprio durante le concitate fasi dell'azione delle forze dell'ordine davanti alla Robb Elementary School, quando la notizia della sparatoria si era già diffusa e i primi genitori erano accorsi sul posto, si vedono agenti armi in pugno e con taser che fermano fisicamente chi cerca di raggiungere l'ingresso della scuola. Secondo quanto ricostruito finora, Salvador Ramos, si è presentato all'istituto scolastico dopo aver sparato a sua nonna in casa ma quando è arrivato è finito in un fosso con l'auto ed era già partita la prima segnalazione intorno alle 11:30.

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Come ha confermato alla CNN il sergente  Erick Estrada, del Dipartimento di pubblica sicurezza del Texas, il 18enne è sceso dall'auto e ha ingaggiato una sparatoria con il vigilantes che lavora nella scuola e che non è  stato in grado di fermarlo ma ha lanciato un nuovo allarme. Il killer poi è entrato da una porta sul retro, ha percorso due brevi corridoi e infine si è barricato in un'aula dove ha compiuto la strage. In quella classe Salvador Ramos è rimasto per oltre mezz'ora prima che le forze dell'ordine entrassero con la forza e lo uccidessero nel blitz.

Il tenente Christopher Olivarez del Dipartimento di pubblica sicurezza del Texas ha descritto uno scenario terrificante durante il quale per diverso tempo le forze dell'ordine sono rimaste impotenti davanti al killer che uccideva i piccoli nella classe. Gli agenti potevano sentire l'uomo armato sparare all'interno dell'aula, ma "non c'era alcun modo per entrare". "A quel punto, l'obiettivo principale delle forze dell'ordine era di evacuare quanti più bambini possibili" ha spiegato Olivarez.

Dopo aver fatto evacuare gli altri bimbi delle altre classi, anche grazie alle loro maestre, è scattato il blitz che si è concluso nel sangue. Anche durante l'irruzione però non sarebbero mancati errori fatali. Dalla difficoltà ad aprire la porta alla sparatoria con il killer. Uno dei bimbi che si è salvato ha rivelato all'emittente locale Kens5 News che gli agenti entrando avrebbero detto "urlate se avete bisogno di aiuto", così una ragazzina lo avrebbe fatto mentre era sotto il tavolo ma così il 18enne le avrebbe sparato prima di essere ucciso dagli agenti.

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