video suggerito
video suggerito

La storia del bambino che ha passato tutti i Natali della sua vita in ospedale

La storia di Daniel McAvoy, bimbo inglese di 3 anni affetto dalla sindrome di Wiskott-Aldrich, che quest’anno ha potuto festeggiare il Natale insieme alla famiglia per la prima volta fuori dall’ospedale: “Abbiamo cominciato a decorare la casa a novembre”.
A cura di Ida Artiaco
810 CONDIVISIONI
Immagine

Ha trascorso tutti i Natali della sua giovanissima vita in ospedale, ma quest'anno è potuto finalmente tornare a casa e trascorrere le feste insieme alla mamma, al papà e alla sorella. È questa la storia a lieto fine di Daniel McAvoy, bimbo inglese di 3 anni affetto da una rara malattia.

Nato nella primavera del 2019, poche settimane dopo gli è stata diagnosticata la patologia. I genitori pensavano non sarebbe sopravvissuto. Come racconta il quotidiano The Mirror, il bimbo è stato ricoverato dal suo primo Natale e fino a quello dello scorso anno. Ma dopo aver subito un secondo trapianto di cellule staminali 12 mesi fa, il suo desiderio di trascorrere le feste natalizie con la mamma Georgie, 32 anni, il papà Andrew, 39, e la sorella Holly, 6 anni, si è avverato.

"Questo Natale è incredibilmente speciale per noi. Abbiamo cominciato a decorare la casa a novembre, non vedevamo l'ora. Daniel era così eccitato", ha detto la mamma al quotidiano inglese, aggiungendo: "Non si tratta di cosa c'è sotto l'albero, ma è chi c'è intorno che conta. Senza il donatore di Daniel e i meravigliosi medici e infermieri, lui non sarebbe qui oggi. Non potremo mai ringraziarli abbastanza".

Daniel aveva solo tre settimane di vita quando è stato ricoverato la prima volta dopo che i suoi genitori avevano trovato tracce di sangue nel suo pannolino. Ha trascorso 11 giorni in terapia intensiva combattendo contro la sepsi. La mamma e il papà lo hanno fatto battezzare mentre si trovava nel suo letto d'ospedale nel caso non ce la facesse. Daniel è sopravvissuto, ma analisi più approfondite hanno mostrato che il numero di piastrine nel suo sangue era diminuito e gli è stata diagnosticata la sindrome di Wiskott-Aldrich, una malattia genetica che colpisce solo una persona su un milione.

Daniel avrebbe dovuto sottoporsi al suo primo trapianto di midollo a marzo 2020, ma è stato rinviato a causa della pandemia. A giugno è stato operato ma ha rigettato le cellule del donatore. Poi, ne è stato trovato un altro, che ha avuto più successo. Così, dopo anni in ospedale Daniel è potuto tornare a casa, trascorrendo il primo Natale insieme alla sua famiglia.

810 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views