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Covid 19

Stop al vaccino covid di Johnson & Johnson: “Malattia inspiegabile in uno dei volontari”

Sospensione della sperimentazione del vaccino covid sviluppato da Johnson & Johnson per una possibile reazione avversa riscontrata in uno dei partecipanti ai test. In un comunicato la casa farmaceutica americana ha spiegato che “la malattia del volontario sarà osservata e valutata”. Il vaccino è stato già somministrato a circa 60mila persone che si sono sottoposte alla sperimentazione.
A cura di Antonio Palma
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Stop alla sperimentazione del vaccino covid sviluppato da Johnson & Johnson per una possibile reazione avversa riscontrata in uno dei partecipanti ai test. Ad annunciare la momentanea sospensione dei test è stata la stessa azienda che ha messo a punto il vaccino anti coronavirus. Il settore farmaceutico di Johnson & Johnson ha peigato che lo stop si è reso necessario a causa di una “malattia inspiegabile” insorta in uno dei partecipanti ai trial a cui era stato somministrato il farmaco. Si tratta del secondo stop a un vaccino covid dopo quello che ha riguardato l’antidoto messo a punto dall’università di Oxford per Astrazeneca. Anche in questo caso per avere il via libera si attenderà l’esame dei dati da parte di un team scientifico indipendente.

In un comunicato la casa farmaceutica americana ha spiegato che "la malattia del volontario sarà osservata e valutata". “Sulla base delle nostre linee guida la malattia del partecipante ai test clinici è oggetto di valutazione da parte del Data Safety Monitoring Board (un Consiglio indipendente per il monitoraggio della sicurezza dei dati) e dal nostro personale interno” hanno spiegato dalla stessa Johnson & Johnson in una nota, ricordando che “Eventi avversi, come malattia o incidenti, anche seri rientrano in ogni studio clinico, soprattutto se su larga scala”. Come era successo con l’altro vaccino covid, Johnson & Johnson non ha fornito spiegazioni sulla malattia riscontrata nel partecipante ai test né la gravità delle sue condizioni e le possibilità di guarigioni. “Dobbiamo rispettare la privacy di questo partecipante. Stiamo anche imparando di più sulla malattia di questo volontario ed è importante avere tutti i dato prima di condividere ulteriori informazioni", ha aggiunto la società.

Ora si dovrà stabilire se la malattia sia direttamente collegabile al vaccino somministrato a questa persona o se la reazione avversa sia indipendente dal farmaco anticovid. Il vaccino di Johnson & Johnson è sviluppato negli Stati Uniti ed è uno di quelli arrivati alla fase tre dei test vale a dire su una larga porzione di volontari. In particolare al momento il vaccino è stato somministrato a circa 60mila persone che si sono sottoposte alla sperimentazione.

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