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Guerra in Ucraina

Stoltenberg: “Nato pronta a schierare più armi nucleari”. Mosca: “Nuova escalation della tensione”

“Siamo un’alleanza nucleare e dobbiamo usare la deterrenza” ha dichiarato il segretario della Nato Jens Stoltenberg, rivelando che l’Alleanza sta trattando per schierare più armi nucleari di fronte alla minaccia di Russia e Cina. Mosca replica: “Nuova escalation può portare a modifiche alla nostra dottrina nucleare”.
A cura di Antonio Palma
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La Nato sta trattando per schierare più armi nucleari di fronte alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina, lo ha rivelato il numero uno dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, facendo scattare l’immetta reazione della Russia che per bocca del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato di “una nuova escalation della tensione”.

Stoltenberg: "Siamo un’alleanza nucleare e dobbiamo usare la deterrenza"

“Non entrerò nei dettagli operativi su quante testate nucleari dovrebbero essere operative e quali dovrebbero essere immagazzinate, ma dobbiamo consultarci su questi temi. Questo è esattamente ciò che stiamo facendo” ha spiegato il segretario generale della Nato in un’intervista al The Telegraph. Stoltenberg ha ribadito la sua convinzione secondo la quale i paesi membri dell’Alleanza devono mostrare il proprio arsenale nucleare al mondo, come deterrenza, aggiungendo di aspettarsi anche nuovi piani per la consegna di armi all’Ucraina.

Stoltenberg ha affermato che la deterrenza nucleare dovrebbe essere la pietra angolare della strategia nucleare della Nato per preparare l'alleanza a quello che ha descritto come un mondo più pericoloso. “La trasparenza aiuta a comunicare il messaggio diretto che noi, ovviamente, siamo un’alleanza nucleare”, ha affermato Stoltenberg, aggiungendo: “L’obiettivo della Nato è, ovviamente, un mondo senza armi nucleari, ma finché esisteranno le armi nucleari, rimarremo un’alleanza nucleare, perché un mondo in cui Russia, Cina e Corea del Nord hanno armi nucleari e la Nato no, è un mondo più pericoloso”.

Il segretario Nato ha elogiato apertamente i 32 alleati per aver contribuito al deterrente nucleare, tra cui più recentemente i Paesi Bassi per aver investito in aerei da combattimento a doppia capacità che possono ospitare armi nucleari statunitensi.

Mosca: "Escalation può portare a modifiche alla nostra dottrina nucleare"

Affermazioni che la Russia reputa gravi. “Le parole di Stoltenberg sono un'altra escalation della tensione” ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che, a differenza dei personaggi dei paesi occidentali, il presidente russo Vladimir Putin non tocca mai le questioni nucleari “di propria iniziativa, ed è molto attento a questo tema”.  "Ciò che ha detto il signor Stoltenberg chiaramente non si adatta al contesto della stessa dichiarazione adottata dall’Occidente alla conferenza sull’Ucraina in Svizzera che aveva ribadito l’inammissibilità di tale retorica nucleare” ha aggiunto Peskov.

Ancora più dura la replica del rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, secondo il quale c’è la possibilità che anche la Russia apporti modifiche alla sua dottrina nucleare. “Come ha recentemente annunciato Vladimir Putin, la nostra dottrina nucleare è un documento vivo e può e, con ogni probabilità sarà, adattato alle nuove realtà, questo è inevitabile", ha sottolineato l'inviato russo.

In Ucraina black out diffusi e attacchi russi ad est

Intanto in Ucraina continuano i bombardamenti russi con black out diffusi in tutto il Paese. Un alto funzionario ucraino dell'energia ha avvertito che le interruzioni di corrente programmate e i blackout di emergenza si intensificheranno nelle prossime settimane, dopo che un'ondata di attacchi russi ha paralizzato la produzione di elettricità nel Paese. La Russia ha rinnovato a marzo una campagna di attacchi aerei contro gli impianti energetici ucraini, che secondo Kiev ha distrutto metà della sua capacità di generazione di energia. Secondo il comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky,  la Russia sta intensificando i suoi attacchi anche sul fronte orientale per "massimizzare l'esaurimento delle truppe ucraine", prima dell'arrivo degli aiuti militari occidentali, in particolare degli aerei da combattimento F-16. Il comandante ucraino precisa che le forze russe stanno concentrando i loro sforzi nei dintorni di "Koupiansk, Pokorvsk, Kurakhové e Vremivka", situate sul fronte orientale, mentre continuano "aspri combattimenti" a est e a sud.

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