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Stella, la 27enne bolognese accoltellata a Perth: “Tanti australiani mi hanno chiesto scusa”

Stella Trevisani vive a Perth da due anni. Dall’ospedale ha raccontato quello che è accaduto: “Tanti australiani mi hanno chiesto scusa perché questa bruttissima esperienza è accaduta nella loro terra”. La ragazza è stata aggredita da un 15enne che voleva rubarle il cellulare.
A cura di Susanna Picone
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Stella Trevisani (GoFundMe).
Stella Trevisani (GoFundMe).

Stella Trevisani, una ragazza di ventisette anni originaria della provincia di Bologna, sabato scorso è stata aggredita da un quindicenne a Perth, in Australia, dove la giovane italiana vive da alcuni anni. Stella stava tornando a casa dopo il lavoro quando nei pressi di una stazione il ragazzino si è avvicinato per rubarle il cellulare e l’ha aggredita. Le coltellate sono state cinque, alle braccia e alle gambe, ma per fortuna la ventisettenne non è in pericolo di vita. La prognosi è di tre mesi. E dal letto del suo ospedale ha voluto raccontare quello che le è accaduto.

Le parole di Stella dall’ospedale: “Il mio corpo sta rispondendo bene” – “Sto meglio – ha detto la giovane bolognese – finalmente mi hanno sospeso gli antidolorifici. Il mio corpo sta rispondendo bene. Lo shock è passato, fortunatamente non sto avendo incubi o flashback riguardo a quello che è successo, sicuramente l'attacco che ho ricevuto è una cosa non comune in Australia e quindi non bisogna fare di tutta l'erba un fascio”. Stella ha aggiunto che tante persone si sono sentite tristi o addolorate per quello che le è successo. “Tanti australiani – ha detto ancora – mi hanno chiesto scusa perché questa bruttissima esperienza è accaduta nella loro terra”.

L’aggressore della giovane italiana è stato arrestato e incriminato – Il fidanzato di Stella, un ragazzo australiano, ha aperto una pagina Gofundme per raccogliere fondi per sostenere le spese mediche e altre necessità. Intanto il ragazzo che ha accoltellato la giovane bolognese è stato arrestato dalla polizia poco dopo l’aggressione ed è stato incriminato con l’accusa di rapina a mano armata aggravata e lesioni gravi. Davanti alla Corte minorile di Perth si è dichiarato colpevole, ma il suo avvocato ha riferito che soffre di una lieve disabilità mentale e non comprenderebbe del tutto la gravità del gesto che ha compiuto.

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