Stati Uniti, separate gemelle siamesi unite per la testa: “Ora sono due bambine”
Chi sa quale stupore proveranno quando, per la prima volta, potranno guardare l’una negli occhi dell’altra. Martedì 13 giugno, un’equipe di chirurghi del Children’s Hospital di Philadelphia, Pennsylvania, costa orientale degli Stati Uniti, è riuscita a fare in modo che anche per Erin e Abby, 11 mesi appena, fosse possibile compiere questo gesto semplice ma fondamentale.
La delicatissima separazione
L’intervento che ha separato le due gemelle siamesi e che ha cambiato completamente la loro vita è stato caratterizzato da una complessità elevatissima, non solo per la delicata procedura di distacco ma anche per la lunghezza complessiva dell’operazione. Ci sono volute, infatti, ben 11 ore, prima che Erin e Abby potessero abbandonare la sala operatoria.
Al suo interno, una squadra composta da 30 persone ha separato i vasi sanguigni e la membrana protettiva condivisa tra le due bambine. Dopo il distacco, l’equipe si è divisa in due per lavorare alla ricostruzione dei tessuti necessari per ciascuna paziente.
“La separazione dei gemelli siamesi è un intervento chirurgico molto delicato seguito da una complicata ripresa caratterizzata da tempi lunghi – ha spiegato il dottor Jesse Taylor, il chirurgo a capo della squadra che ha eseguito l’operazione – ma abbiamo forti speranze che l’esito possa rivelarsi positivo”. In futuro, le bambine dovranno sottoporsi ad ulteriori interventi chirurgici.
Questo tipologia di unione tra gemelli siamesi è la più rara ed è conosciuta come “craniopagus”. L’intervento cui sono state sottoposte Erin e Abby è stato il 23esimo caso di separazione di gemelli siamesi per l’ospedale ma anche il primo degli ultimi 60 anni a coinvolgere dei bambini uniti per la testa. Lo staff medico aveva studiato il caso aiutandosi con un modello in tre dimensioni per comprendere come intervenire sulla struttura vascolare
Trasformare una persona in due individui
Le due bambine si trovano ora nel reparto di terapia intensiva, dove sono costantemente monitorate dal personale medico della struttura ospedaliera. “Sentire le infermiere mentre dicevano che si sarebbero occupate di Erin o di Abby è stato un momento surreale – ha dichiarato la madre Heather – Erano una persona ciascuna. Non più Erin e Abby, ma Erin da quel lato della stanza come una paziente e Abby da questo lato come un’altra paziente”.
A causa delle particolari condizioni della gravidanza, circa un anno fa i medici erano stati costretti a far nascere le gemelle prematuramente tramite un parto cesareo. Il 24 giugno prossimo, Erin e Abby festeggeranno insieme, ma non più unite, il loro primo compleanno, nonché l’inizio delle loro vite indipendenti.