Stati Uniti: a due giorni dall’11 settembre sale l’allarme terrorismo
"Una minaccia credibile, specifica, ma non confermata". A 2 giorni dal decennale dell'attacco alle Torri gemelle, le autorità americane lanciano l'allarme terrorismo e sul Paese si distende minacciosa l'ombra scura di Al Qaeda. I vertici delle forze dell'ordine hanno parlato di minacce concrete, riferendosi con molta probabilità a 3 individui giunti ad agosto negli Stati Uniti dopo essere partiti dal Pakistan e aver fatto tappa negli Emirati Arabi.
Nello specifico si tratterebbe di una persona in possesso della cittadinanza americana e di altre di due persone con i documenti in regola. Il loro obiettivo, secondo quanto riportato dalle forze di polizia, sarebbe quello di far esplodere un veicolo a Washington o a New York o in qualche altra importante città del Paese , proprio in concomitanza col decennale dell'attentato alle Torri Gemelle. Una direttiva del genere fu trovata dai Navy Seals durante il blitz nel covo di Osama Bin Laden: nei documenti in questione si parlava di un attentato da consumarsi in alcune date simboliche per il popolo americano come il 4 luglio, il 25 dicembre o, appunto, l'11 settembre.
L'allerta è massima a Washington e a New York. Il sindaco della Grande Mela Michael Bloomberg, in una conferenza stampa cui ha partecipato anche il capo della polizia locale, ha fatto sapere che per questi giorni "caldi" i controlli di sicurezza saranno più stringenti: aumento del numero degli agenti in servizio, aumento dei posti di blocco, vigilanza rafforzata nei punti nevralgici della città. Bloomerg, tuttavia, ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a non farsi prendere dal panico.
E anche il Presidente Barack Obama, poco dopo il suo discorso sul rilancio dell'occupazione, ha messo in guardia il popolo americano: "Bisogna raddoppiare gli sforzi di fronte a una minaccia credibile". Il Presidente ha inoltre sottolineato di non pensare ad alcun cambio di programma per le commemorazioni dell'11 settembre.
