Sri Lanka, nuova esplosione: lievemente ferito giornalista di Repubblica
AGGIORNAMENTO: All'indomani dei terribili attacchi, una nuova esplosione colpisce lo Sri Lanka. Mentre gli artificieri stavano disinnescando un ordigno, c'è stata una esplosione a poca distanza da una chiesa a Colombo. L'ordigno si trovava a bordo di un furgone nei pressi della chiesa di Sant'Antonio. La deflagrazione ha gettato nel terrore i residenti che sono fuggiti via. Secondo quanto riporta la stampa internazionale, inoltre sono stati scoperti oltre ottanta detonatori in una stazione degli autobus di Colombo. Anche il cronista di Repubblica, Raimondo Bultrini, è rimasto ferito, per fortuna in modo molto leggero.
C'è un gruppo jihadista locale dietro gli 8 attacchi di ieri in Sri Lanka. Lo annuncia il governo precisando che si tratta del National Thowheed Jamath. La strage sarebbe stata compiuta da terroristi locali, con l'aiuto di una rete internazionale. Lo sostiene il sottosegretario al governo Rajitha Senaratne: "Non crediamo che gli attacchi possano essere stati portati avanti solo da un gruppo di questo paese. C'è una rete internazionale senza la quale questi attacchi non sarebbero riusciti", ha detto secondo quanto riportato dal Guardian. Gli attentati esplosivi che si sono verificati in chiese e hotel hanno trasformato il giorno di Pasqua in un giorno di morte: hanno causato 290 morti, almeno 36 stranieri. Ma il bollettino delle vittime potrebbe salire ancora. Sono rimasti uccisi anche tre dei quattro figli del patron danese di Asos. Nei giorni prima degli attacchi Alma, uno dei bambini del miliardario Anders Holch Povlsen, aveva postato su Instagram una foto dei suoi fratelli nella piscina di un albergo.
Il ministero degli Estri dello Sri Lanka ha reso noto che fra le vittime della strage di ieri ci sono anche cinque cittadini britannici: per il momento il ministero degli Esteri britannico si è limitato a confermare che cittadini del Regno Unito sono deceduti negli attentati, senza specificarne in numero. Secondo le autorità dello Sri Lanka, due delle cinque vittime avevano la doppia cittadinanza britannica e statunitense. La Farnesina è al lavoro per verificare la presenza di italiani coinvolti negli attentati, provocati da 7 kamikaze.
Gli attacchi sono avvenuti durante le celebrazioni pasquali delle comunità cristiane, introno alle 9 di domenica mattina (le 6 italiane): ci sono state sei esplosioni simultanee,poi altri due ordigni sono deflagrati tre ore dopo. Secondo la Bbc online, che cita la polizia, intanto è salito a 24 il numero delle persone sospette arrestate. Il governo, che in un primo momento aveva stabilito un coprifuoco nazionale, lo ha revocato all'alba di oggi. Poche ore dopo però il coprifuoco è stato ripristinato: non si potrà uscire dalle 20.00 locali (le 16.30 in Italia) fino alle 4.00 di domani. La tensione resta alta. Un portavoce dell'esercito cingalese ha fatto sapere che un ordigno esplosivo è stato trovato e disinnescato nella tarda serata su una strada di accesso all'aeroporto internazionale vicino la capitale Colombo.
Il Dipartimento di Stato americano avverte: "Gruppi terroristici continuano a pianificare nuovi attacchi. Hotel e luoghi di culto restano tra gli obiettivi ai quali si aggiungono località turistiche, centri commerciali, aeroporti e altre aree pubbliche".Il premier dello Sri Lanka ha chiesto un'indagine sulle apparenti carenze dei servizi di intelligence del Paese nei giorni precedenti alla strage. Secondo quanto scrive l'Independent, il primo ministro Ranil Wickremsinghe ha riconosciuto che il suo governo aveva ricevuto informazioni su possibili attacchi, ma sembra che i ministri non siano stati avvisati. Wickremsinghe ha sostenuto che non c'è stata una risposta adeguata a queste informazioni e che un'indagine è necessaria. Il primo ministro ha poi aggiunto che il governo deve indagare sui possibili legami internazionali di un gruppo di militanti locale. Come è emerso ieri, il capo della polizia, Pujuth Jayasundara, aveva messo in guardia, l'11 aprile sorso, contro possibili attentati kamikaze a "chiese di rilievo" del Paese, sulla base di una segnalazione di un'agenzia di intelligence straniera.