Spunta la registrazione di Trump che parla di pagare una ex modella di “Playboy”
Michal D. Cohen, ex avvocato di Donald Trump, aveva segretamente registrato una conversazione con il suo famosissimo cliente, in cui discuteva dei soldi da dare all’ex modella di Playboy Karen McDougal per comprare il suo silenzio e tenere nascosta la relazione avuta con colui che due mesi dopo sarebbe diventato Presidente degli Stati Uniti d’America. Ora quell’audio è finito nelle mani dell’Fbi, e potrebbe avere un impatto pesante sullo stesso numero uno della Casa Bianca, soprattutto se dimostrasse che per compensare l’ex amante sono state infrante le leggi sul finanziamento delle campagne elettorali. La rivelazione arriva dal New York Times, che scrive come gli investigatori avrebbe trovato la registrazione ad aprile, mentre perquisivano l’ufficio di Cohen per corroborare la tesi secondo cui Cohen avrebbe fatto un versamento di 160mila dollari all’attrice porno Stormy Daniels, recentemente arrestata, che all’epoca aveva firmato un documento per non rivelare di avere avuto una relazione sessuale con Trump. Da tempo Cohen è sotto indagine per la vicenda di Daniels e varie altre presunte truffe.
Interpellato dal quotidiano newyorkese, l'avvocato della Casa Bianca, l'ex sindaco di New York Rudy Giuliani, ha riconosciuto che il Presidente "ha discusso di possibili pagamenti" con Cohen ma, ha sostenuto, "il pagamento alla fine non è stato mai fatto". "Niente in quella registrazione suggerisce che lui fosse al corrente di questo in precedenza", ha aggiunto Giuliani affermando che la registrazione dura meno di due minuti. Sconcertata la reazione di Trump: "Non posso credere che Michael mi abbia fatto questo…", avrebbe detto secondo quanto riporta la Cnn che cita fonti vicine al tycoon. Da parte sua Karen McDougal, l'ex modella di Playboy, afferma che la relazione cominciò nel 2006 poco dopo la nascita di Barron, il figlio che Trump ha avuto dalla moglie Melania, attuale First Lady, e che prima delle elezioni aveva venduto, per 150mila dollari, l'esclusiva della sua presunta relazione al National Enquirer che poi si è rifiutato di pubblicare l'articolo, con l'obiettivo – sostiene la donna – di insabbiare la vicenda.
