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Spingono a terra i ciclisti e li picchiano “per pura idiozia” in Francia: due cugini rischiano 5 anni

Sarebbero almeno 12 le vittime degli atti di violenza dei due cugini, di 20 e 22 anni, andate avanti per otto mesi nella zona a sud ovest della Francia. “Lo facevano per divertimento” dicono gli avvocati dei ciclisti coinvolti. Varie le lesioni subite dagli sportivi, tra cui una spalla lussata e una frattura della clavicola.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Avrebbero agito per “pura idiozia”. Due cugini francesi di 20 e 22 anni, ieri mercoledì 31 gennaio sono apparsi di fronte al tribunale penale di Tolosa, dopo una serie di attacchi contro ciclisti nella valle del Save (Garonna), nella zona a sud-ovest del Paese. I giudici li accusano di aver "spinto deliberatamente" gli sportivi in bici per "farli cadere nei fossi", ma anche di aver "investito" alcuni di questi atleti. In totale sono state registrate dodici vittime, riferisce Le Parisien.

I due imputati, entrambi provenienti dal dipartimento di Gers, devono rispondere dell'accusa di "violenza organizzata", per la quale rischiano fino a 5 anni di carcere.

I fatti si sarebbero verificati nell'arco di otto mesi, tra la primavera e l'inverno del 2023. "Non bisogna cercare un significato nel loro gesto, sembrerebbe che abbiano agito per pura idiozia", ​​afferma l'avvocato Brice Zanin, che rappresenta quattro delle vittime.

Diversi ciclisti hanno riportato vari tipi di lesioni, tra cui una spalla lussata, una frattura del polso e della clavicola. "Era aprile, ero uscito in bicicletta nel pomeriggio. Quando sono arrivato a una stradina di campagna ho cominciato a sentire che un'auto mi seguiva silenziosamente. Stava guidando molto lentamente dietro di me quando invece avrebbe potuto facilmente superarmi. Poi, dopo qualche minuto, si è avvicinata a me e il passeggero dell'auto mi ha improvvisamente spinto a terra", ha raccontato una delle vittime al quotidiano La Dépêche.

Un altro testimone, 51enne, ha riferito che stava pedalando una stradina di campagna quando un'auto si è avvicinata. "Mi sono spostato di lato per lasciarlo passare, ma  ha rallentato insieme a me. Dopodiché ho sentito un violento colpo all'orecchio sinistro", ha raccontato, spiegando di non aver capito immediatamente cosa fosse successo, ma affermando di essere stato "schiaffeggiato o preso a pugni dalla persona in macchina".

Secondo le testimonianze, i due cugini  avrebbero anche lanciato pomodori ad una delle loro vittime e colpito i caschi di altre due ciclisti utilizzando un birillo da bowling di plastica. "Ad un certo punto ne parlavano tutti. Abbiamo semplicemente evitato quella zona per non finire nei guai", spiega Michel Fontayne, portavoce del comitato cicloturistico dell'Alta Garonna

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