Speculava sui farmaci anti aids, condannato per frode il manager più odiato
Non si era scomposto nemmeno quando era stato messo sotto accusa pubblicamente diventando uno dei manager più odiati al mondo dopo che da un giorno all'altro aveva deciso di alzare il prezzo di un medicinale anti aids da 13,5 dollari a 750 per ogni pillola. Ora però la spavalderia con cui ha sempre affrontato ogni problema potrebbe lasciare posto allo sconforto per Martin Shkreli, chief executive di un’azienda farmaceutica statunitense balzato agli onori della cronaca dopo aver strenuamente difeso quell'aumento del 5mila per cento.
L'uomo infatti è stato condannato nei giorni scorsi da un tribunale newyorkese per il reato di frode e ora rischia una pesante pena fino a venti anni di reclusione. Per il manager, che ha appena 34 anni, potrebbe essere la fine. Fatale dal punto di vista giuridico per Shkreli non è stata la speculazione sul farmaco visto che è consentita dalla legge locale, ma una frode finanziaria legati al periodo in cui era manager di hedge fund.
Per l'accusa il 34enne infatti truffava gli investitori e maneggiava i soldi degli hedge funds e delle aziende che gestiva come se fossero suoi. Dopo un serie di azzardate speculazioni in Borsa che si rivelarono disastrose, infatti, l'uomo avrebbe nascosto i bilanci falsificandoli e infine avrebbe sottratto fondi da una società farmaceutica di cui aveva preso il controllo per rimborsare i creditori.