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Spari dalle case a Capodanno: italiana ferita al petto da proiettile vagante in strada in Albania

La 52enne di Bari era in vacanza col marito e ora è ricoverata. Sta cercando di tornare in Italia con un volo medico per potersi operare nel nostro Paese e ha fatto appello alle autorità perché si possano accelerare le attività per consentire il rientro.
A cura di Antonio Palma
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La zona dello sparo
La zona dello sparo

Una donna italiana è rimasta ferita in maniera seria al petto dopo essere stata raggiunta da un proiettile vagante in strada in Albania durante la notte di Capodanno. È accaduto poco dopo la mezzanotte tra il 31 e l'1 gennaio mentre la 52enne camminava in strada a Tirana col marito nella zona del Ministero della Giustizia albanese. La 52enne rimane ora ricoverata in un ospedale della capitale dell’Albania anche se i medici l’hanno dichiarata fuori pericolo di vita.

Secondo quanto accertato dalla polizia locale, che ha avviato una indagine sul caso, la nostra connazionale, residente nella provincia di Bari, sarebbe stata raggiunta da un colpo di pistola arrivato dall’alto mentre passeggiava su un marciapiede del centralissimo viale “Zogu I”. L’incidente intorno alle 00:35 di lunedì primo gennaio quando la donna, che era in compagnia del marito e di altri connazionali, è stata soccorsa e portata d’urgenza in ospedale.

L’autore dello sparo al momento non stato ancora individuato. La donna è stata “presumibilmente colpita con un'arma da fuoco, con un foro di ingresso dall'alto verso il basso, la cui fonte non è ancora stata accertata” ha fatto sapere la polizia albanese. “Si sospetta che la ferita possa essere stata provocata da un proiettile di piccolo calibro, proveniente dall'alto. Il gruppo investigativo guidato dalla Procura è al lavoro per chiarire appieno le circostanze dell'accaduto” aggiungono le autorità di Tirana. Il colpo, che ha ferito la donna all’orecchio e poi si è conficcato nello sterno, potrebbe essere anche un frammento di proiettile che l'ha colpita di rimbalzo.

Intanto la donna sta cercando ora di tornare in Italia con un volo medico per potersi operare nel nostro Paese. Lo ha rivelato il suo avvocato all’Ansa facendo appello alle autorità perché si possano accelerare le attività per consentire il rientro. "Ha un proiettile conficcato in un polmone e i medici albanesi non hanno ancora dato l'ok per il trasferimento” ha spiegato il legale. La famiglia della 52enne sta cercando di organizzare il trasporto in elisoccorso in Italia, che ammonterebbe a 15mila euro, ma questo non sarà possibile senza l'ok da parte dei medici locali.

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