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Sparatoria contro un gay bar a Oslo: due morti e decine di feriti

Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 giugno una persona ha fatto fuoco all’esterno di un gay bar di Oslo uccidendo due persone e ferendone quattordici. Un sospettato sarebbe già stato arrestato dalla polizia.
A cura di Redazione
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Notte di sangue alla viglia del Pride di Oslo. Nella notte tra sabato e domenica una persona avrebbe fatto fuoco nei pressi del London Pub, un popolare bar gay della capitale norvegese, vicino al jazz club Herr Nilsen e a un ristorante da asporto, uccidendo due persone e ferendone quattordici. Un primo sospetto della strage sarebbe già stato arrestato dalla polizia. Si tratterebbe di un cittadino norvegese di origine iraniana, su cui si sta indagando per terrorismo. Gli inquirenti ritengono che non vi siano altre persone coinvolte.

Stando alle prime testimonianze, e in particolare a quella di Olav Roenneberg, giornalista dell'emittente pubblica norvegese NRK, un uomo sarebbe arrivato nei pressi del locale con una borsa da cui avrebbe estratto un’arma da fuoco usata per sparare all’impazzata:`Inizialmente pensavo fosse un fucile ad aria compressa – ha spiegato – Quando il vetro del bar accanto è andato in frantumi e ho capito che dovevo correre ai ripari".

Una donna ha detto al quotidiano Verdens Gang che l'uomo armato aveva preso di mira i suoi obiettivi. "Quando ho capito che era una cosa grave sono corsa via. C'era un uomo coperto di sangue immobile sul pavimento". L'emittente norvegese TV2 ha mostrato filmati di persone che correvano per le strade di Oslo in preda al panico mentre gli spari risuonavano in sottofondo. Allo stato attuale, si hanno notizie di due vittime e quattordici persone che stanno ricevendo cure mediche. Il Pride di Oslo che si sarebbe dovuto tenere oggi, è stato annullato in segno di solidarietà per le vittime della sparatoria.

Sebbene le circostanze in cui è maturato questo attacco siano ancora da chiarire, la Norvegia non è un Paese nuovo ad atti terroristici di estrema destra. Nel 2011, l’estremista di destra Anders Breivik uccise 69 persone sull'isola di Utoya dopo aver fatto esplodere una bomba a Oslo. Nel 2019, un altro estremista di destra ha ucciso la sua sorellastra e poi ha aperto il fuoco in una moschea, venendo ucciso prima di poter uccidere qualcuno.

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