Sparatoria all’Università in Michigan, almeno 3 morti e 5 feriti: il killer si è suicidato
Una sparatoria si è verificata nelle scorse ore negli Stati Uniti all'interno della Michigan State University, a circa 145 km a nordovest di Detroit. Il bilancio provvisorio è di almeno 3 morti e 5 feriti, tutti in condizioni critiche. Il fuoco è stato aperto nella Berkey Hall, nel campus di East Leaning, alle 20:18 ora locale, le 2:18 in Italia.
L’assalitore, 43 anni e senza alcun legame con l'Università secondo quanto emerso finora, ha sparato in diverse zone del campus a un’ora di distanza, poi si è suicidato dopo essere stato inseguito dalla polizia che era intanto intervenuta sul luogo.
L’uomo, identificato come un maschio nero, di bassa statura, con giacca jeans, cappello da baseball e scarpe rosse, di cui sono stati condivisi alcuni fotogrammi sui social network, ha colpito alle 20:18 inizialmente presso la Berkey Hall, la sede della Scuola di Arti e Scienze dell’università. Poi si è spostato in un edificio poco distante dove ha continuato a sparare.
Gli agenti di sicurezza dell'Università hanno immediatamente diffuso la notizia di "diversi feriti", invitando tutte le persone presenti nel campus a trovare riparo. Tutte le attività didattiche, sportive e amministrative sono state sospese per almeno 48 ore e gli studenti sono invitati a tenersi lontani. Il dipartimento di polizia ha anche detto che stava ricevendo continue telefonate dall'interno del campus da ragazzi terrorizzati che avevano visto il killer scappare.
Indagini sono in corso. Anche agenti dell'FBI partecipano alle operazioni. Secondo la polizia locale, che ha appena tenuto una conferenza stampa per aggiornare su quanto sta succedendo, al momento i motivi del gesto sono ignoti. "Quello che stiamo vivendo stasera è un incubo", ha commentato Chris Rozman, vice capo ad interim del Dipartimento di pubblica sicurezza della Michigan State University.
