video suggerito
video suggerito

Spagna, un anno di carcere per chi denigra le vittime degli attentati terroristici

“Madame Guillotine” su Twitter aveva postato alcuni tweet denigratori contro le vittime di attentati organizzati dall’Eta. Il Tribunale Supremo l’ha condannata a 12 mesi di reclusione per “esaltazione del terrorismo”.
A cura di C. M.
5 CONDIVISIONI
tribunale sentenze cassazione online

Esaltare le tragedie e gli attentati d'ora in poi sarà vietato in Spagna. Una sentenza pilota, emessa dal Tribunale Supremo spagnolo, ha condannato a un anno di reclusione una ragazza che attraverso il suoi account "Madame Guillotine" aveva postato diversi tweet denigratori contro le vittime dell'Eta, l'organizzazione terroristica dei Paesi baschi, come ad esempio l'ex premier Carrero Blanco e il politico del Pp Miguel Angel Blanco. Condannata per esaltazione del terrorismo. In Spagna, quindi, i commenti politicamente scorretti pubblicati per sminuire un attentato e denigrare la memoria delle vittime non saranno più ammessi saranno puniti con la reclusione.

La decisione, riportano i media spagnoli, potrebbe fornire anche la soluzione giudiziaria ottimale da applicare in altri casi simili, come ad esempio quello del consigliere comunale di Madrid, Guillermo Zapata, per la terza volta a processo per aver insultato una vittima del terrorismo basco. Zapata un anno fa fu costretto a rinunciare alla nomina di assessore alla Cultura della giunta Carmena a causa dello scandalo provocato dalla pubblicazione di alcuni suoi messaggi antisemiti risalenti al 2011. All'epoca Zapata si difese sostenendo che si sarebbe trattato di semplice "humour noir" e che quei tweet non esprimevano il suo pensiero, ma si inserivano "all'interno di un dibattito sui limiti della satira sui social network". Limiti che però ora sembrano essere stati posti dalla magistratura spagnola con questa recente sentenza che sta facendo molto discutere nel Paese.

Un altro caso simile riguarda invece il cantante César Strawberry, leader del gruppo di rap metal Def con Dos, che la procura vorrebbe incriminare sempre per lo stesso reato, per cui chiede una condanna di venti mesi di reclusione. Stawberry, dal canto suo, ha provato a difendersi sostenendo che le battute finite nell'occhio del ciclone sarebbero semplicemente battute, messaggi ironici, e non avevano alcun intento denigratorio, tanto meno volevano essere un'incitazione alla violenza.

La sentenza, come prevedibile, sta creando un'infuocata polemica che vede contrapporsi i sostenitori della libertà di espressione senza se e senza ma, contro i cittadini che sostengono che quando la satira si trasforma in insulto un limite deve essere posto. In questi giorni, poi, per esempio, la morte del torero Victor Barrio ha trasformato il web in una sorta di gogna pubblica, con pagine pubbliche colme di insulti alla memoria del matador e la Fundación del Toro de Lidia, in rappresentanza degli interessi della famiglia Barrio, ha raccolto tutti i messaggi e li ha trasmessi alla magistratura affinché stabilisca se esistono gli estremi per intraprende un'azione legale.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views