Spagna, strage Erasmus, la polizia conferma: “L’autista si addormentò al volante”
La strage delle studentesse Erasmus del 20 marzo scorso, quando in un incidente stradale morirono tredici ragazze – sette italiane – tra Valencia e Barcellona, fu provocata da un colpo di sonno dell'autista. È la conclusione che si ritrova nel rapporto redatto dalla polizia regionale catalana, i Mossos d'Esquadra. Nella relazione – cui ha avuto accesso il quotidiano locale El Periòdico de Catalunya – sono raccolte una serie di testimonianze tra gli autisti che viaggiavano sugli altri quattro pullman e tra i superstiti dell'incidente: tutti concordano sul fatto che Santiago R.J., che era alla guida del mezzo protagonista delo scontro, sarebbe stato molto stanco già al momento della partenza del viaggio d'andata da Barcellona a Velencia. L'autista 62enne è da quasi quattro mesi ricoverato in ospedale in condizioni delicate. Per questo motivo non ha potuto ancora rispondere alle domande del tribunale di Amposta che indaga sulla tragedia.
Secondo i Mossos d'Esquadra, nel periodo di un'ora e 50 minuti (ossia tra le 4 e le 5,50 del mattino del 20 marzo) dalla partenza da Valencia fino all'incidente sull'autostrada A7 all'altezza di Freginals, l'autista ridusse 77volte la velocità del mezzo per motivi inspiegabili. Da un confronto con i tachimetri degli altri quattro pullman è emerso che nessuno ha registrato anomalie simili. Esattamente un minuto prima dell'incidente, l'autobus sarebbe passato da una velocità di 100 a 74 chilometri orari; subito dopo a 100 poco prima dello schianto. Secondo quanto riferito da fonti della polizia, "è come se il conduttore si fosse assopito" alcune volte.
Anche alcuni superstiti hanno confermato questa teoria. Secondo una ragazza il pullman si muoveva "in modo soave" da sinistra a destra sulla carreggiata, ed è capitato anche di sentire il rumore dei pneumatici sulla linea che delimita il lato destro della strada; un altro ragazzo, invece, avrebbe visto l'autista che "abbassava la testa e si addormentava". Un'altra passeggera ha riferito che prima di partire per il viaggio d'andata da Barcellona, Santiago avrebbe rivelato di aver auvto una settimana molto faticosa. "Era molto stanco e i suoi movimenti erano lenti", ha raccontato la ragazza. Adesso l'ispettore del lavoro dovrà indagare sulle condizioni lavorative dell'autista e accertare se siano stati rispettati i periodi di riposo previsti.