Spagna, è polemica per le bombe a grappolo vendute a Gheddafi
Da qualche giorno, dopo l'ennesimo brutale bombardamento subito da Misurata dalle forze leali a Gheddafi, molti cittadini e medici dell'unica città ribelle nell'ovest della Libia, hanno denunciato l‘uso da parte del regime libico delle terribili bombe a grappolo, ordigni che rilasciano decine di submunizioni di grande potenza esplosiva ed in un’ampia zona, provocando il più delle volte un gran numero di vittime civili.
La guerra purtroppo, oltre che a palesare puntualmente l'incredibile violenza di cui è capace l'essere umano, sempre più spesso ci mette di fronte a numerosissime contraddizioni come quella che dimostra come grazie al "Dio Denaro" improvvisamente non esistano più dittatori o terroristi, amici o nemici: l'importante, nell'azione politica dei governanti (che sovente si ergono, nonostante tutto, a "moralizzatori"…) di molti Paesi del mondo industrialmente sviluppato è trarre guadagno in qualsiasi modo, magari firmando accordi commerciali, o ancora vendendo armi.
Così capita che l'Italia firmi un Trattato di Amicizia con Gheddafi, per poi accorgersi all'improvviso di essere diventata amica di un dittatore. Oppure si scopre che la Spagna, che ha immediatamente condannato le violenze di Gheddafi contro i ribelli, partecipando direttamente alle azioni militari contro il colonnello, abbia venduto al regime libico, nel 2007, le devastanti bombe a grappolo.
In realtà sono molte le nazioni che hanno venduto armi a Gheddafi, ma la notizia delle bombe a grappolo di fabbricazione spagnola ha alzato nel paese iberico un forte polverone politico, con l'ex presidente del Governo Josè Maria Aznar che ha colto l'occasione per attaccare duramente la Maggioranza guidata da Zapatero: "Qualcosa avrà fatto Gheddafi, nel 2007, per convincere il Governo Socialista spagnolo a vendergli bombe a grappolo, o il Governo socialista vende (le armi) ai nemici e non agli amici?, ha tuonato Aznar che negli ultimi giorni era stato accusato di aver difeso Gheddafi. Aznar, accusa che in Libia "Continuano ad esserci vittime a causa delle bombe a grappolo vendute dal Governo socialista. Sia chiaro che io non sono il parapetto della vergogna di nessuno e men che meno di coloro che stanno al Governo".
