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Spagna, cinquanta ex militari chiedono all’esercito di destituire Sanchez e convocare elezioni

Una cinquantina di ex militari spagnoli ha scritto un manifesto in cui ha chiesto all’esercito di destituire il neo eletto presidente del Governo Pedro Sanchez e convocare elezioni. In altre parole, un colpo di Stato.
A cura di Annalisa Girardi
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Decine di militari in pensione hanno scritto un manifesto in cui hanno chiesto all'esercito di destituire il neo eletto presidente del governo, Pedro Sanchez, dall'incarico. In altre parole, un colpo di Stato. Il testo è stato firmato da una cinquantina di ex vertici delle forze armate ed è stato pubblicato nel sito web della Asociación de Militares Españoles, che già nel 2018 aveva redatto uno scritto apologetico del dittatore Francisco Franco.

Il sito InfoLibre nelle scorse ore ha anticipato il contenuto del testo, sottolinenando che tra i firmatari figurerebbero anche alcuni nomi noti dell'universo della destra reazionaria, che già alcuni anni fa erano finiti al centro di un'inchiesta su alcune chat in cui parlavano di organizzare un golpe e di fucilazioni di massa.

I giornalisti di InfoLibre sono riusciti a contattare un ex membro dell'aeronautica, firmatario del manifesto, che ha confermato l'appello all'esercito affinché destituisca il primo ministro e convochi nuove elezioni. Il manifesto chiama in causa l'articolo 8 della Costituzione spagnola, che pone tra i compiti delle forze armate, "oltre a garantire la sovranità e l'indipendenza di Spagna e la sua unità territoriale", anche quello di "difendere l'ordinamento costituzionale".

Questo gruppo di vecchi membri delle forze armate, oggi in pensione, preoccupato per il futuro dello Spagna, chiede ai responsabili della difesa dell'ordinamento costituzionale di destituire il presidente del governo e di convocare elezioni generali. Sottoponiamo ciò alla considerazione dei cittadini spagnoli per renderli consapevoli della gravità della situazione attuale.

È questo l'appello riportato nel manifesto, che di fatto chiede all'esercito di mettere in atto un colpo di Stato. Ieri Padro Sanchez ha ricevuto la fiducia del Congresso e oggi si è presentato davanti a re Filippo VI. Nel Paese da settimane non mancano le proteste: i manifestanti continuano a radunarsi sotto la sede del PSOE a Madrid e alcuni, con il volto coperto, hanno anche sventolato bandiere franchiste, insieme ad altri simboli di estrema destra.

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