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L'implosione del sottomarino Titan a giugno 2023

Sottomarino Titan, a un anno dalla strage parla un testimone: “Un conforto sapere che non hanno sofferto”

A più di un anno dalla tragedia del sommergibile, imploso nelle acque dell’Oceano atlantico provocando la morte dei 5 passeggeri a bordo, parla un testimone della spedizione OceanGate: “Abbiamo avuto una falsa speranza per 4 giorni. Ma è stato un conforto sapere che non hanno sofferto”.
A cura di Ida Artiaco
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"Avevamo questa immagine di loro nella testa, a corto di ossigeno e terribilmente spaventati". A parlare è Rory Golden, uno dei testimoni della strage del sottomarino Titan, scomparso durante una spedizione nel giugno del 2023 per esplorare il relitto del Titanic e trovato a 13mila piedi di profondità, a circa 370 miglia al largo della costa di Terranova, in Canada, dopo essere imploso, provocando la morte la morte dei cinque passeggeri a bordo, Hamish Harding, 58 anni, Shahzada Dawood, 48 anni, suo figlio Sulaiman Dawood, 19 anni, il pilota della marina francese Paul-Henry Nargeolet e il Ceo di OceanGate, Stockton Rush.

Golden faceva parte proprio della spedizione OceanGate quando il contatto con il sottomarino e i suoi cinque passeggeri si è interrotto, e ha raccontato in una intervista rilasciata alla BBC i momenti di paura e di false speranze di coloro che si trovavano a bordo della nave di supporto, la Polar Prince, aggiungendo che dopo aver saputo che il sommergibile era imploso poco dopo l'immersione "è stato un conforto sapere che coloro che erano a bordo non hanno sofferto".

Le vittime a bordo del Titan.
Le vittime a bordo del Titan.

Eppure, ha ricordato Golden, all'inizio "non eravamo eccessivamente preoccupati, perché le comunicazioni si interrompono spesso nell'oceano. Ma quando è stato dato l'allarme, ci siamo resi conto che il problema era serio". Dopo qualche giorno sono stati rilevati dei rumori simili a dei colpi sott'acqua, alimentando la speranza che provenissero dal sottomarino scomparso. Ma così non è stato, anzi indagini successive hanno rivelato che i cinque passeggeri a bordo del Titan sono probabilmente morti all'istante, subito dopo l'implosione. "Abbiamo avuto una falsa speranza per quattro giorni. Ci sono ancora molte domande a cui rispondere".

Quando sono stati riportati i resti del sottomarino in superficie "abbiamo pianto tutti", ha detto ancora Golden, concludendo: "Si è creato un legame speciale tra tutti noi che eravamo su quella nave quella settimana. E questo è un legame che ci sarà sempre". Intanto, le indagini della Guardia costiera statunitense e della Guardia costiera canadese sono ancora in corso.

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