Sottomarino Nato non può raggiungere i turisti in visita al Titanic, unica speranza drone subacqueo
Il sommergibile da turismo Titan disperso mentre portava cinque viaggiatori sul luogo del relitto del Titanic è a una profondità tale che nemmeno un sottomarino Nato di soccorso è in grado di raggiungerlo. Lo ha reso noto il ministero della Difesa britannico che è stato interessato dalle operazioni di soccorso e ricerca che si svolgono a circa 700 km dalle coste canadesi di Terranova.
Il sottomarino della OceanGate Expeditions infatti è scomparso nelle acque dell’Oceano Atlantico a circa 3.800 metri di profondità, quasi quattro volte oltre la profondità massima del sistema di salvataggio sottomarino della NATO di cui si occupano le marine di Francia, Norvegia e Regno Unito.
Perché i sottomarini NATO non possono raggiungere il sommergibile disperso
La Guardia Costiera degli Stati Uniti, competente per la zona di soccorso, sta gestendo le operazioni in coordinamento con la Guardia Costiera canadese e le Forze armate canadesi e ha chiesto ogni intervento utile per la ricerca del piccolo sottomarino Titan. Nell’ambito di questi sforzi era stato allertato anche il sistema Nato di recupero dei sottomarini in difficoltà ma si teme che non possa servire affatto se effettivamente il Titan è incagliato nei resti del Titanic come si sospetta.
Un sommergibile della Nato utilizzato per salvare l'equipaggio di un Sottomarino in difficoltà può operare a 610 metri di profondità mentre un veicolo telecomandato dello stesso sistema può raggiungere una profondità massima di 1 chilometro. Il ministero della Difesa britannico assicura però sta "continuando a monitorare la situazione" ed è pronto a mettere a disposizione la sua esperienza.
Come funziona un drone sottomarino
A questo punto l’unica speranza per i cinque a bordo, che hanno autonomia di ossigeno solo fino a giovedì, può arrivare da società commerciali. Come ha confermato David Concannon, consulente della OceanGate, si sta lavorando per portare il prima possibile sul posto un veicolo telecomandato (ROV), e quindi senza pilota a bordo, in grado di raggiungere una profondità di 6.000 metri.
Si tratta in pratica di un drone sottomarino, robot usati nelle profondità marine che però non possono portare in superficie il sottomarino disperso ma serviranno a scandagliare l’area del relitto del Titanic per individuare almeno la zona esatta dove si trova il mezzo disperso. Anche in questo caso però non sarà affatto semplice trovarlo visto che la quantità di relitti del Titanic sul fondo dell'oceano è enorme e sparsa su una vasta area. Potrebbe volerci molto tempo per individuare dove si trovi effettivamente il Titan.
Le ricerche del batiscafo al largo del Canada
Sul posto intanto, oltre alla nave madre del sottomarino Polar Prince, sta operando anche una nave posa cavi, la Deep Energy, specializzata a lavorare a grosse profondità marine con robot e telecamere, che ha deviato appositamente la propria rotta. Una speranza remota ma non da escludere del tutto è che il mezzo, dopo l’allarme, sia riemerso in un’altra zona e ora galleggi in attesa di essere individuato. Per questo sul posto stanno operando anche aerei militari per la ricognizione su vasta scala.
Anche la Francia partecipa alle ricerche dei dispersi tra cui il francese Paul-Henri Nargeolet, ex ufficiale della Marina e attualmente direttore del programma di ricerche sottomarine del Titanic. Il segretario di Stato francese incaricato del Mare infatti ha annunciato che l'istituto oceanografico francese Ifremer ha dirottato la sua nave Atalante, dotata di un robot sottomarino, verso la zona di ricerca. La nave dovrebbe arrivare domani verso le 20 ora italiana nella zona dove degli operatori di Tolone faranno immergere il robot.
"C'è ancora del tempo per la missione di salvataggio, a bordo ci sono attrezzature per la sopravvivenza in questi casi", ha dichiarato un portavoce della società del Titan, aggiungendo: "Speriamo tutti e preghiamo che tutti possano tornare sani e salvi".