Sospetti legami con gli attacchi di Hamas: Onu indaga sull’Unrwa, agenzia per gli aiuti a Gaza
L'Unrwa, l'agenzia Onu per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi, ieri ha ufficializzato l'aperta di un'indagine sul possibile coinvolgimento di diversi membri del suo staff negli attacchi di Hamas del 7 ottobre, in cui sono stati uccisi e presi in ostaggi migliaia di civili israeliani, innescando un conflitto che già ha causato la morte di oltre 20mila palestinesi. Sono state le stesse autorità di Israele a fornire informazioni che dimostrerebbero il coinvolgimento di almeno 12 dipendenti dell’Unrwa nel massacro perpetrato dai miliziani palestinesi.
Ed ora il commissario generale di Unrwa, Philippe Lazzarin, ha deciso di intervenire personalmente: "Per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri e di avviare un'indagine per stabilire senza indugio la verità. Qualsiasi dipendente coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali", ha detto Lazzarini, ribadendo la condanna degli attacchi di Hamas e parlando di "accuse scioccanti".
E mentre l'esecutivo dell'Ue ha fatto sapere che "valuterà ulteriori passi" e "trarrà insegnamenti" dai risultati dell'indagine, il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è detto "inorridito da questa notizia", secondo il suo portavoce. A stretto giro è arrivata anche la risposta degli Stati Uniti che pagano l’Unrwa con 343 milioni di dollari l’anno: i finanziamenti sono stati sospesi. Così hanno fatto anche il Canada e l‘Australia.
"Chiediamo all'Onu di assumere azioni immediate contro la leadership dell'Unrwa". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz che ha poi ringraziato Usa e Canada per la loro decisionw. "Per anni abbiamo messo in guardia: l'Unrwa perpetua il tema dei rifugiati, ostacola la pace e serve come braccio civile di Hamas a Gaza", ha detto Katz.
Con oltre 30mila operatori, la Unrwa è la principale organizzazione di Gaza, oltre all'amministrazione della Striscia. Ci lavorano circa 13mila palestinesi, maggioranza rifugiati, e quasi 4mila in Cisgiordania. Nel corso degli anni l'agenzia Onu ha svolto un ruolo fondamentale nel garantire che gli aiuti umanitari raggiungessero la popolazione martoriata dal conflitto.