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“Sono stata rapita e violentata da quattro uomini neri”. Ma è tutto inventato: condannata

Leiha Artman, 25enne del Michigan, dovrà farsi un anno di carcere. La donna, con evidenti problemi psichici, si è inventata un sequestro e uno stupro di gruppo, con tanto di foto, imbavagliata e sanguinante, inviata al fidanzato.
A cura di B. C.
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Rapita e violentata da quattro uomini. Ma era tutta una inquietante montatura. Leiha Artman, dal Michigan negli Stati Uniti, è stata condannata a 12 mesi di carcere per aver falsamente dichiarato di essere stato sequestrata e stuprata dal branco, oltre ad inviare una foto di sé stessa, legata e imbavagliata, al suo fidanzato. La 25enne ha spiegato di essere stata avvicinata dai quattro uomini, mentre si trovava sul vialetto di casa. Avrebbero finto di chiederle delle informazioni, per poi bloccarla, imbavagliarla, e chiuderla nel bagagliaio di un’auto, legandole mani e piedi. Artman ha poi detto di esser stata portato in un luogo sconosciuto dove è stata picchiata e abusata sessualmente.

Durante i momenti della sua ‘scomparsa’, il fidanzato ha ricevuto diversi messaggi di testo, tra cui il selfie in cui appariva imbavagliata e sanguinante. La storia orribile è stato immediatamente segnalata alla polizia di Muskegon County, Michigan. Salvo poi rivelarsi totalmente inventata. Gli agenti non hanno rivelato il motivo per cui la 25enne ha fatto tutto ciò. In realtà, il fidanzato ha ammesso che la storia “è inventata solo in parte”. La Artman sarebbe stata rapita effettivamente, secondo la ricostruzione dell’uomo. “Tutto quello che so, è che mi sono svegliato con queste foto terribili di lei imbavagliata. Si è inventa il fatto di essere stata rapita da quattro uomini di colore, ma, alla fine della giornata, ho scoperto che qualcuno le aveva fatto davvero del male" ha detto l’uomo.

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