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Elezioni in Francia 2024

Elezioni Francia, chi vice ai ballottaggi il 7 luglio: gli ultimi sondaggi dopo gli accordi di desistenza

Secondo l’ultimo sondaggio prima dei ballottaggi di domenica 7 luglio, le desistenze raggiunte tra Macron e la sinistra francese avrebbero ridotto le possibilità del Rassemblement National di Le Pen e Bardella di conquistare la maggioranza assoluta. Vediamo chi vince al secondo turno delle elezioni politiche francesi 2024.
A cura di Giulia Casula
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In Francia fiato sospeso fino a domenica, quando gli elettori saranno chiamati nuovamente alle urne per il secondo turno delle elezioni politiche 2024. Il 30 giugno la consultazione elettorale aveva assegnato una prima vittoria al Rassemblement National di Marine Le Pen, primo con il 33%.

La partita però, resta ancora aperta. In questi giorni, di fronte all'ascesa dell'estrema destra, la coalizione centrista di Emmanuel Macron, arrivata terza con il 22%, ha cercato di fare asse con la sinistra del Nuovo Fronte Popolare, guidato da Jean-Luc Mélenchon. In molti dei collegi che andranno al ballottaggio domenica 7 luglio, Ensamble e NFP sono riusciti a stringere degli accordi di desistenza, ossia a far fare un passo indietro al candidato arrivato terzo per favorire quello con più chances di sconfiggere la destra lepenista.

In tutto, 218 candidati hanno accettato di ritirarsi, rispondendo all'appello di Macron e Attal per costruire un fronte anti-Rn. Le desistenze raggiunte potrebbero ostacolare la corsa di Le Pen e Bardella, con quest'ultimo pronto a insediarsi a Palazzo Matignon qualora il suo partito raggiungesse la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale.

Secondo il sondaggio Harris, infatti, per il Rn, che nelle prime stime oscillava tra i 255 e 295 seggi, la soglia dei 289 necessari per governare sarebbe sempre più lontana. Le intese siglate nel centrosinistra francese sembrerebbero aver ridotto le possibilità di conquistare la maggioranza assoluta per il partito dell'ultra destra, che ora dovrebbe ottenere tra i 190 e 220 seggi.

Se le previsioni dovessero essere confermate, Le Pen non avrebbe i numeri sufficienti per costruire una coalizione solida, con il rischio di consegnare il Paese all'instabilità. Sempre secondo le rilevazioni, il Noveau Front Populaire si attesterebbe tra i 159 e i 183 seggi, mentre la maggioranza presidenziale risulterebbe nell'ordine dei 110-135 deputati. I Repubblicani potrebbero invece, riuscire a farne eleggere tra i 30 e i 50, nonostante l'esodo dei seguaci del presidente Eric Ciotti, espulso dal partito dopo aver annunciato l'accordo a sorpresa con il Rassemblement National.

Dall'altra parte, un risultato migliore dei pronostici per il centrosinistra non assicurerebbe un esecutivo stabile al Paese. Le differenze tra Ensamble e La France Insoumise, la principale forza dell'NFP, sono molte e ribadite dagli stessi leader. Gli elettori macroniani in particolare, potrebbero non aver gradito la scelta del presidente francese di ricercare una sponda con il partito di Melenchon, più volte accusato di avere posizioni antisemite e radicali.

"Non governeremo con La France Insoumise, una desistenza non significa una coalizione", ha rassicurato Macron. "Né la France Insoumise, né il Nuovo Fronte Popolare né i nostri candidati sono in grado di formare una maggioranza assoluta", si è accodato anche Gabriel Attal. "Al termine del ballottaggio, o ci sarà un governo di estrema destra o il potere passerà al Parlamento. Io mi batto per questo secondo scenario", ha concluso il primo ministro.

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