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L'implosione del sottomarino Titan

Sommergibile Titan, i familiari di una vittima chiedono un risarcimento da 50 milioni di dollari

La famiglia di Paul-Henri Nargeolet, l’esploratore francese morto con altre 4 persone nell’implosione del sommergibile Titan, ha intentato una causa per omicidio colposo contro la OceanGate. Chiesti 50 milioni di dollari di risarcimento. La società privata statunitense che aveva organizzato la spedizione al relitto del Titanic è accusata di grave negligenza e di aver causato alle vittime una profonda angoscia.
A cura di Eleonora Panseri
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Il sommergibile Titan; l'esploratore Paul-Henri Nargeolet, morto nell'incidente.
Il sommergibile Titan; l'esploratore Paul-Henri Nargeolet, morto nell'incidente.
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La famiglia di Paul-Henri Nargeolet, l'esploratore francese ed esperto del Titanic morto nell'implosione del sommergibile Titan avvenuta lo scorso anno, ha intentato una causa per omicidio colposo chiedendo un risarcimento da 50 milioni di dollari.

I familiari della vittima del terribile incidente, in cui persero la vita altre quattro persone, accusano la OceanGate, la società privata statunitense che aveva organizzato la spedizione nei pressi del relitto del Titanic, di grave negligenza e di aver causato alle vittime una profonda angoscia nei loro ultimi istanti di vita, riporta il Washington Post.

"Sebbene la causa esatta dell'implosione non potrà mai essere stabilita con certezza, gli esperti concordano sul fatto che l'equipaggio del Titan avesse capitocosa stava succedendo e che i partecipanti alla spedizione fossero consapevoli del fatto che sarebbero morti", si legge nella richiesta di risarcimento presentata dai familiari di Nargeolet.

L'uomo, un esperto esploratore di 77 anni, è morto nell'implosione del sommergibile Titan, avvenuta nel giugno 2023, durante una spedizione verso il luogo del naufragio del Titanic, nelle profondità dell'Oceano Atlantico. Dopo la scomparsa del sommergibile e del suo equipaggio, formato da ricchi imprenditori e avventurieri, era stata avviata una ricerca aerea e subacquea che aveva tenuto il mondo intero con il fiato sospeso.

Secondo gli eredi di Nargeolet, come si legge nella richiesta di risarcimento, depositata nella contea di King, nello Stato di Washington, la società OceanGate e il Ceo Stockton Rush, 61 anni, anche lui tra le vittime dell'implosione, avrebbero violato le norme del settore utilizzando fibra di carbonio nello scafo della nave e aggirando il processo di ispezione comunemente utilizzato per certificare le imbarcazioni che si immergono in aree di pressione estrema.

Invece di rivelare i difetti della nave, Rush avrebbe oscurato diversi dettagli sulla sua dubbia costruzione. Un portavoce di OceanGate ha rifiutato di commentare la notizia, spiega ancora il Washington Post.

"Se Stockton Rush (CEO e fondatore di OceanGate) fosse stato trasparente su tutti i problemi riscontrati con il Titan, così come con i precedenti modelli simili, una persona esperta e competente come Paul Henri-Nargeolet non avrebbe partecipato", ha affermato in una dichiarazione Matt Shaffer, un avvocato che rappresenta la famiglia di Nargeolet.

Il 18 giugno 2023, circa due ore dopo l'inizio della discesa del Titan verso il Titanic, il cui affondamento nel 1912 ha suscitato un grande interesse per oltre un secolo, il sommergibile aveva perso i contatti con la nave madre.

Quattro giorni dopo, la Guardia costiera statunitense aveva trovato un pezzo del Titan sul fondale marino, nei pressi del relitto. Il sommergibile aveva subito una perdita di pressione che ne aveva causato l'implosione, uccidendo tutti i passeggeri a bordo.

Oltre a Rush e Nargeolet, tra le vittime c'erano l'imprenditore e avventuriero britannico Hamish Harding, 58 anni, e l'imprenditore britannico pakistano Shahzada Dawood, 48 anni, e suo figlio Suleman Dawood, 19 anni.

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