“Sommergeranno Kherson distruggendo la diga”: la paura degli ucraini dopo il ritiro dei russi
Diversi ponti che collegano le sponde del fiume Dnipro in Ucraina sono stati danneggiati dai soldati russi dopo la ritirata di ieri dalla sponda occidentale e, in particolare, dalla città di Kherson. Come dimostrano le immagini satellitari fornite dall'azienda statunitense Maxar e pubblicate dall'agenzia Reuters, la diga di Nova Kakhovka, vicino alla città, ha subito pesanti danni così come il poco lontano ponte Antonovskiy. Questi fatti fanno tornare d'attualità i timori degli ucraini per una possibile drastica mossa della Russia: la devastazione di Kherson attraverso la distruzione della diga.
Nei giorni scorsi alcuni analisti avevano addirittura messo in dubbio la fuga dei russi, considerata più come scelta strategica che come effettiva ritirata. Ha dichiarato per esempio Alexander Khara, del Center for Defense Strategies di Kiev, che le forze russe potrebbero avere come obiettivo quello di distruggere la diga vicino a Kherson per allagare tutti gli accessi alla città. "Sarei sorpreso se i russi non avessero preparato qualcosa, qualche sorpresa per l'Ucraina", ha detto Khara.
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, ha definito "assurdo" il timore che i russi facciano saltare la diga. Questo, ha dichiarato alla Reuters, "porterebbe all'allagamento dei territori controllati dai russi e bloccherebbe anche l'accesso all'acqua dolce nella Crimea occupata". Lo stesso presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenski, ha dichiarato: "Far saltare la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka vorrebbe dire per la Russia dichiarare la guerra al mondo intero. Pensate cosa vi potrebbe accadere".
Nelle scorse settimane Ucraina e Russia si sono accusate a vicenda su chi abbia effettivamente pensato di distruggere la diga, con i russi che sostengono che i principali danni siano stati causati proprio da un bombardamento ucraino nei primi giorni di novembre. Quel che è certo è che l'eventuale esplosione della diga avrebbe conseguenze catastrofiche sulla città di Cherson e metterebbe in serio pericolo centinaia di migliaia di persone.
Intanto a Cherson continuano ininterrotti i festeggiamenti per la liberazione della città. L'arrivo delle truppe ucraine è stato accolto con gioia da migliaia di residenti, che da ore stanno sventolando le bandiere giallo e azzurre dell'Ucraina. "Eravamo terrorizzati dall'esercito russo, dai soldati che potevano arrivare in ogni momento a casa, la nostra casa, aprire la porta come se abitassero qui e rubare, rapirci, torturarci", ha dichiarato alla Cnn una delle tante signore scese in piazza ad accogliere i soldati ucraini.