Somalia, ucciso da drone l’autore della strage di Nairobi: morirono 67 persone
Un drone americano ha ucciso Adan Garar, elemento di spicco degli Shebab somali e ritenuto la mente dell’attacco al centro commerciale Westgate Mall di Nairobi nel settembre 2013, nel quale dove morirono 67 persone. Secondo quanto affermato da funzionari Usa, che hanno chiesto di mantenere l'anonimato, il militante di al Shabab e altri due uomini sarebbero stati colpiti mortalmente mentre erano in macchina vicino alla città di Bardhere: secondo i testimoni, riferiscono i media americano, il mezzo è stato centrato da un paio di missili lanciati dal velivolo. Garar era considerato molto vicino ad Ahmed Omar Abu Ubeid, attuale leader degli Shebab. Le autorità del Kenya hanno poi rivelato che l’uomo è sospettato anche di aver pianificato altri attentati – per fortuna falliti – sulla costa del Kenya e nella capitale ugandese di Kampala, lo scorso anno.
La strage del Westgate di Nairobi
A Mandera i suoi uomini hanno ucciso 64 persone, quindi hanno colpito un accampamento di lavoratori (36 le vittime). Ma l’attacco più sanguinoso è stata quello contro il Wastgate Mall. Era il 21 settembre del 2013: 10 uomini armati fecero irruzione nell’imponente centro commerciale Westgate a Nairobi, facendo una strage: secondo il presidente Uhuru Kenyatta nell’attacco rimasero ferite 150 persone, anche se voci locali affermerebbero che il numero ammonti ad oltre 200 persone. Il gruppo militante islamista Al-Shabaab ha poi rivendicato la responsabilità del blitz, in linea con gli avvertimenti seguenti l'operazione Linda Nchi in Sudan nel 2011-2012.