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Soldi dall’Italia alle famiglie dei pescatori uccisi, e per quelle dei marò?

Il Ministro Di Paola ha parlato di “un atto di generosità” del governo confermando la notizia di una donazione alle famiglie dei pescatori uccisi in India che avranno 146000 euro a testa. La moglie del marò Latorre: “Il Governo aiuti anche noi”.
A cura di Susanna Picone
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Il Ministro Di Paola ha parlato di “un atto di generosità” del governo confermando la notizia di una donazione alle famiglie dei pescatori uccisi in India che avranno 146000 euro a testa. La moglie del marò Latorre: “Il Governo aiuti anche noi”.

La notizia di un indennizzo da parte del Governo italiano per le famiglie di Valentine Jelestine e Ajeesh Pink, i due pescatori uccisi lo scorso 15 febbraio in India, è prima trapelata sul quotidiano “Times of India” per poi essere confermata direttamente dal ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, che ha parlato di “un atto di donazione, di generosità, ex gratia, al di fuori di un contesto giuridico”. Ai familiari dei pescatori, della cui morte in India sono accusati i marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, l’Italia ha ritenuto di donare un indennizzo pari, stando a quanto ha rivelato il giornale, a 10 milioni di rupie (poco più di 146000 euro).

Una somma che è stata accettata dalle famiglie dei pescatori (altri indennizzi, in precedenza, erano stati rifiutati) e che, per il ministro Di Paola, va solo ad alleviare le sofferenze delle famiglie ma che non ha nulla a che fare col procedimento giudiziario su una vicenda che è avvenuta in acque internazionali. La linea dell’Italia è infatti sempre la stessa: i marò, tuttora detenuti nel carcere di Trivandrum, devono essere giudicati nel nostro Paese. Dall’India, a tal proposito, si aspetta ancora una decisione sulla competenza. Secondo quanto si apprende dall’Ansa oggi la Corte suprema indiana esaminerà un ricorso eccezionale, in India però sono in un periodo di vacanza per cui la prossima udienza sarà fissata solo dopo il 20 maggio. Rinviata l’udienza anche per la partenza della Enrica Lexie: quando la Corte suprema stava per dare l’ok al rilascio della petroliera italiana, il giudice ha constatato l’assenza di un documento di notifica alla moglie di uno dei pescatori e ha disposto il nuovo rinvio.

La moglie di Latorre: "Il Governo aiuti anche noi" –Se la vedova di uno dei due pescatori ha fatto sapere che utilizzerà la donazione dell’Italia per garantire migliori condizioni di vita ai suoi figli, dall’Italia la notizia dell’accordo che prevede dei soldi per queste famiglie è stata commentata dalla moglie del marò Massimiliano Latorre che ha fatto sapere di “aspettarsi la stessa attenzione dedicata alle famiglie dei pescatori indiani”. L’avvocato Paolo D’Arcangelo, a nome della moglie di Latorre, ha detto che la stessa aveva già segnalato che era stata costretta a lasciare l’abitazione familiare dopo il distacco della fornitura elettrica. La moglie del marò terrà oggi una conferenza stampa a Martina Franca (Taranto) in relazione all’appello lanciato ieri nel quale chiedeva appunto un sostegno economico per i tre figli del marò arrestato. La sorella di Latorre, invece, ha parlato di uno “spiraglio” commentando le notizie che arrivano dal Kerala: “Il nostro auspicio ovviamente è che tornino a casa prima possibile”. Alle “lamentele” di Rosalba Ancora, la moglie di Latorre, ha risposto anche il nipote del marò che dall’India ha parlato di una storia che ha il sapore di una “brutta speculazione”. I familiari di Latorre avrebbero infatti smentito le presunte difficoltà economiche lamentate dalla moglie (dalla quale, secondo quanto si apprende, Latorre era in procinto di separarsi prima della partenza con la Enrica Lexie).

Ieri il primo incontro in carcere tra i marò e le loro famiglie – Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno ricevuto ieri, per la prima volta da quando si trovano in India, la visita di alcuni familiari (nella foto alcuni di loro parlano ai media dopo l'incontro). Costretti in carcere almeno fino al prossimo 30 aprile, i marò hanno incontrato i loro cari e hanno parlato con loro per oltre un’ora. Un incontro intenso e carico di emozioni che si potrà ripetere nei prossimi giorni.

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