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Soda caustica e chiodi nelle zampe dei cavalli: barbara pratica dietro le competizioni equine

La pratica del Soring, già fuorilegge da decenni, ma praticata ancora per costringere i cavali ad alzare gli arti in modo rapido e vistoso: un movimento che dovrebbe essere solo frutto dell’addestramento ma in realtà causato da sofferenze atroci.
A cura di A. P.
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Bende impregnate di sostanze chimiche corrosive, oli urticanti e benzina sulle  zampe dei cavalli ma anche catene e altri oggetti costrittivi, il tutto per fare in modo che gli animali sentano bruciore e dolore e alzino gli arti in modo rapido e vistoso: la base di un movimento chiamato “Big Lick" e parte di una competizione equina molto spettacolare, tipica di alcuni stati degli Usa, in cui vengono usati cavalli di razza Tennessee Walking Horse. Si tratta della cosiddetta pratica del Soring, praticata e sviluppatasi già dagli anni '50 e poi messa al bando per le crudeltà provocata agli animali e purtroppo ancora perfettamente usata da molti allevatori, come denuncia ancora una volta l'organizzazione Humane Society.

L’organizzazione, con telecamere nascoste, in passato ha anche filmato le crudeltà a cui i cavalli vengono sottoposti nelle stalle, mostrando come tutti i campioni partecipanti al Walking Horse National Celebration dello stato del Tennessee siano stati sottoposti a questa pratica. Ci sono alcuni allevatori che utilizzano componenti chimici come olio di senape, kerosene, acido salicilico e altre sostanze caustiche sui piedi dei cavalli, altri ancora che usano pesi, cerchi e catene, mentre altri ancora usano anche chiodi, sfere di metallo o viti da incastrare sotto gli zoccoli per causare pressione e dolore a tutta la gamba del cavallo. Secondo gli animalisti, la pratica, completamente proibita dalla legge, viene comunque usata in maniera frequente e su larga scala perché non ci sono controlli. Solo grazie a Humane Society è stato possibile raccogliere prove di abuso e torture che hanno contribuito a perseguire penalmente alcuni dei responsabili.

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