Snowden fa appello a Obama e chiede la grazia: “Valuti le cose da punto di vista etico”
"Ci sono leggi scritte nei codici che vietano alcune cose ma per questo esiste il potere di grazia, per le eccezioni", così Edward Snowden, l'ex dipendente della CIA e della Nsa statunitense che ha svelato pubblicamente i dettagli di diversi programmi di sorveglianza di massa tenuti segreti dai governi statunitensi e britannici, ha chiesto una provvedimento di grazia al Presidente statunitense. In un'intervista al britannico "Guardian", in video conferenza da Mosca dove si è rifugiato, la cosiddetta talpa del Datagate dunque ha rilanciato la richiesta di un provvedimento di clemenza nei suoi confronti da parte di Barack Obama prima che chiuda il suo mandato presidenziale.
Snowden infatti è ricercato dalla giustizia Usa per violazione delle leggi sullo spionaggio e rischia almeno 30 anni di carcere a seguito delle sue rivelazioni. "Ci sono delle cose che possono apparire illegali sulla carta ma che, quando si valutano moralmente ed eticamente, quando si valutano i risultati, appaiono come cose necessarie, cose vitali" ha affermato Snowden, aggiungendo: "Per questo esistono delle eccezioni e il potere di grazia".
Nonostante la richiesta di valutare le sue azioni da un punto di vista "etico" e morale" per il servizio reso all'opinione pubblica, difficilmente Snowden potrà vedere esaudita la sua petizione. Anche se l'ex ministro della Giustizia dell'amministrazione Obama, Eric Holder, a maggio si era espresso a favore della grazia, una scelta del genere infatti scatenerebbe sicuramente grosse polemiche in Usa dove la corsa alla Casa Bianca è tutt'altro che decisa e si preannuncia piuttosto accesa. Lo stesso Obama è stato chiamato in causa e deve ponderare ogni mossa per evitare effetti controproducenti.
