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Sisma Messico, il dramma della scuola Enrique Rebsamen: bambini e maestre tra le vittime

La scuola “Enrique Rebsamen” a Città del Messico è completamente crollata per il terremoto. Sono morti bambini e maestre e si contano ancora una trentina di dispersi.
A cura di Susanna Picone
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“Per favore, silenzio! Stiamo lavorando per salvare i piccoli!”: è il grido della protezione civile messicana che, circondata dalla folla, da ore sta scavando per tentare di salvare i bambini rimasti intrappolati sotto le macerie di una scuola elementare a Città del Messico. Si tratta della scuola “Enrique Rebsamen” che si trova nella zona di Coyoacan e che è completamente crollata per il terremoto di magnitudo 7.1 che ieri ha devastato il Messico. I media locali hanno trasmesso le drammatiche fasi del salvataggio in diretta dall'esterno dell’istituto. Purtroppo si contano già molte vittime sotto le macerie della scuola. A dare la triste notizia è stato direttamente il presidente messicano Enrique Pena Nieto, che nella notte ha visitato il collegio “Enrique Rebasamen” della capitale: “Sfortunatamente sono morti dei bambini. Sono stati trovati 22 corpi”, due dei quali di “adulti”, così il presidente, ricordando d'altra parte che ci sono 30 bambini e otto adulti tra i dispersi.  Dopo il bilancio fornito dal presidente è arrivato quello, ancor più drammatico, di un inviato del quotidiano Excelsior. A suo dire sarebbero almeno 36 le persone rimaste uccise sotto le macerie della scuola: di questi, 32 sarebbero bambini e 4 adulti.

Terremoto Messico: si scava sotto i detriti, bimba contatta i soccorritori via Whatsapp – Al momento della scossa la scuola elementare era piena: mancava poco alla campanella di uscita e molti genitori erano già fuori ad aspettare i loro figli. Secondo quanto riportato dai media locali, una bambina di sei anni sarebbe riuscita a entrare in contatto coi soccorritori che stanno scavando tramite Whatsapp. Al momento la priorità è chiaramente quella di salvare chi è rimasto sotto i detriti dei tanti crolli avvenuti a causa del devastante terremoto. A sottolineare la lotta contro il tempo per scavare alla ricerca dei sopravvissuti è stato tra gli altri il sindaco di Città del Messico, Miguel Angel Mancera, che ha disposto lo stato d'emergenza in tutta la città. Oltre agli uomini delle forze di sicurezza  tra cui ci sono tremila militari sono tantissimi i volontari che stanno scavando.

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