Siria, ucciso il reporter francese Gilles Jacquier e ferito un giornalista belga
Si versa ancora sangue in medioriente. In un primo momento, diverse agenzie di stampa parlavano della morte di due giornalisti in Siria: secondo diverse fonti, però, solo il giornalista francese Gilles Jaquier é rimasto ucciso dalla granata sparata sulla folla che manifestava a favore del regime di Bashar El Assad ad Homs. Ferito anche un collega belga, colpito da una scheggia all'occhio. La notizia è stata confermata anche da Ian Black del Guardian. Jaquier lavorava per France 2. Nell'attacco, sono morti anche otto siriani e ferite venticinque persone.
I due giornalisti erano arrivati in Siria, insieme ad un gruppo di altri colleghi e portati a Homs dal Ministero della Comunicazione di Damasco per raccontare, appunto, la manifestazione che era in atto e che vedeva protestanti filo-Assad proprio nella città fulcro della rivolta contro il sistema dittatoriale, dove, meno di una settimana fa, un attentato kamikaze ha provocato 25 morti e 46 feriti. Rami Adbulrahman, esponente dell'Osservatorio Siriano dei Diritti umani, situato a Londra, ha dichiarato che i giornalisti si trovavano nei pressi del quartiere di Akrama, quando sono stati vittima dell'esplosione di granate (o missili, bisogna ancora appurarlo con precisione).
Jilles Jacquier, giovane reporter di France 2, è stato il vincitore nel 2011 del Premio Ilaria Alpi,giornalista italiana uccisa in Somalia nel '94 con il reportage "Tunisie, la révolution en marche", attraverso il quale raccontò la sua permanenza nella città di Kasserine.