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Siria, Trump attacca: “Assad animale”. Missili su base aerea, Usa negano responsabilità

Il presidente Trump ha denunciato “l’insensato attacco chimico” puntando il dito anche contro la Russia e l’Iran per il loro sostegno a Bashar al Assad: “Pagheranno un caro prezzo”, ha promesso.
A cura di Susanna Picone
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Secondo quanto riportano i media siriani, nelle prime ore di lunedì è stata bombardata una base aerea nella provincia centrale di Homs. L’agenzia Sana riferisce che le difese aeree dell’esercito siriano hanno contrastato un attacco su un aeroporto militare nel centro del Paese e hanno abbattuto otto missili. Le fonti inizialmente hanno parlato di “un’aggressione americana”. Ma funzionari degli Stati Uniti hanno negato che sia stato lanciato un simile attacco sulla Siria. Successivamente diverse fonti tra cui anche la tv di Stato siriana hanno affermato che a condurre l'attacco sono stati caccia israeliani, aerei F-15.

Trump: "Putin e Iran colpevoli, Assad animale" – Ieri il presidente americano Donald Trump e quello francese Emmanuel Macron hanno “condannato fortemente l'orribile attacco con armi chimiche in Siria e hanno concordato che il regime di Assad deve essere chiamato a rispondere per i suoi continui abusi dei diritti umani”. C’è stata una telefonata tra i due leader, che hanno deciso anche di “scambiare informazioni sulla natura dell'attacco e di coordinare una forte risposta comune”. In un tweet il presidente americano ha denunciato “l'insensato attacco chimico” puntando il dito anche contro la Russia e l'Iran per il loro sostegno “all’animale Assad”: “Pagheranno un caro prezzo”, ha promesso. E dalla Casa Bianca hanno fatto sapere riguardo un possibile raid missilistico contro la Siria che “tutte le opzioni sono sul tavolo”.

Il tragico bilancio del sospetto attacco chimico: circa 100 morti tra cui bambini e donne – Il bilancio del sospetto attacco chimico nella cittadina di Duma attribuito al governo siriano è di almeno cento morti tra cui molti bambini e donne. Sulla Siria è intervenuto domenica anche papa Francesco, che ha chiesto con forza la fine degli stermini e delle armi chimiche. “Giungono dalla Siria notizia terribili con decine di vittime, di cui molte donne e bambini, notizie di tragici effetti dell'uso di armi chimiche”, così il Pontefice che ha chiesto di pregare per le vittime e “perché i responsabili politici e militari scelgano un'altra via: quella del negoziato, la sola che può portare una pace che non sia quella della morte e della distruzione”.

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