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Siria, Trump: “Assad è un animale, Putin sostiene il diavolo”

Botta e riposta a distanza tra i leader di Usa e Russia mentre è in corso il vertice tra i rappresentanti dei due Paesi. Putin: “Con Trump rapporti Usa-Russia peggiorati”
A cura di Antonio Palma
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Pesante botta e riposta a distanza tra i leader di Usa e Russia proprio a poche ore dall'importante incontro a Mosca tra il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, e il ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov, per parlare di Siria dopo l’escalation militare nell'area. "Assad è una persona molto negativa per il genere umano, è un animale e Vladimir Putin sta dando il suo sostegno ad una persona diabolica Penso che ciò sia pessimo per la Russia e pessimo per l’umanità", ha tuonato infatti il presidente statunitense in un'intervista rilasciata a uno dei media locali considerati amici, Fox Business Network, nella quale ha ribadito le sue accuse nei confronti del regime siriano ma anche di Mosca.

Da giorni infatti Washington ha accusato la Russia sia di non aver mantenuto la promessa di controllare le armi chimiche di Damasco sia di aver cercato di coprire le prove del bombardamento con gas che ha causato la morte di oltre 80 persone tra cui decine di bambini nella provincia di Idlib. Poche ore fa infatti la Casa Bianca ha deciso di pubblicare un documento dell’intelligence che accusa apertamente il Cremlino di nascondere le prove dell'attacco chimico.

Con una analoga intervista rilasciata nella notte al canale locale Mir, il presidente russo Vladimir Putin dal suo canto ha sottolineato che da quando è stato eletto Donald Trump i rapporti fra Russia e Usa sono peggiorati vistosamente. Un deciso passo indietro rispetto al periodo elettorale in Usa dove da Cremlino non hanno nascosto l'appoggio a Trump. "Possiamo dire che il livello di fiducia, sopratutto sul piano militare, non è migliorato e anzi con ogni probabilità è peggiorato", ha dichiarato il leder russo rispondendo a una domanda.

Critiche reciproche che hanno reso ancora più difficile l'incontro tra i rappresentati dei due Paesi il cui vertice si è caratterizzato da una tensione palpabile.  I raid compiuti dall’aviazione Usa sono una "violazione della leggi internazionali e non devono più ripetersi" ha dichiarato infatti Lavrov, aggiungendo polemicamente: "È importante per noi conoscere le vostra posizione, la posizione degli Stati Uniti e le intenzioni reali dell’amministrazione di Donald Trump".

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