Siria, spiragli di pace: la Russia consegna agli USA il piano armi chimiche di Assad

La Russia ha consegnato agli Stati Uniti il programma che vedrà Bashar Assad rivelare e porre sotto controllo internazionale l'arsenale di armi chimiche in suo possesso. Lo riferisce una fonte citata da Itar-Tass, che evidenzia la possibilità che il programma sia analizzato giovedì a Ginevra nell'incontro tra il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov e il segretario di stato Usa John Kerry. Questo potrebbe essere il primo passo verso una soluzione pacifica del conflitto. C'è peraltro da dire che il parlamento russo ha approvato una risoluzione nella quale si chiede al Congresso americano di non autorizzare l'intervento militare contro Damasco. Con un attacco "si rischierebbe una contaminazione nucleare e chimica", la morte di civili e un disastro umanitario, afferma il documento approvato da 449 deputati su 450.

Nel frattempo il presidente Obama, parlando in diretta tv alla nazione, ha spiegato che l‘intervento in Siria sarebbe "limitato e mirato a scoraggiare l'uso di armi chimiche". Gli Stati Uniti sono "stanchi delle guerre – ha detto – e l'attacco non sarà a tempo indeterminato". Ma la soluzione diplomatica potrebbe essere dietro l'angolo: "Presto per dire se la proposta russa avrà successo, ma potrebbe consentire di eliminare le armi chimiche senza un intervento militare". Sulla crisi siriana è intervenuto anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu che nel corso di una cerimonia, ha definito un "grave crimine contro l'umanità" quanto succede in Siria. "Bisogna garantire – ha aggiunto Netanyahu – che il regime siriano sia privato delle armi chimiche".