Siria, Putin contro l’America: “Accuse insensate su armi chimiche”
Ore 18.45 – Alle 19.15 ora italiana Barack Obama farà una dichiarazione sulla Siria nel giardino delle rose della Casa Bianca. Fonti americane hanno fatto sapere che il presidente non annuncerà un attacco imminente ma fornirà un aggiornamento della situazione. Intanto, in merito a un eventuale attacco in Siria, si è espresso anche il Presidente del Consiglio Enrico Letta: “Comprendiamo l'iniziativa di Stati Uniti e Francia, alla quale però, senza le Nazioni Unite, non possiamo partecipare”. Il premier ha fatto sapere che la settimana prossima a San Pietroburgo si lavorerà affinché si trovi “una soluzione politica al dramma siriano, che ha già prodotto un numero intollerabile di vittime e di profughi”. La rapida convocazione di Ginevra 2 è oramai ineludibile, ha aggiunto Letta. Il primo ministro, in una nota di Palazzo Chigi, ha condannato ancora l’uso di armi chimiche: “Sono momenti difficili per la comunità internazionale. L'opinione pubblica italiana è stata drammaticamente turbata dalle immagini delle vittime dell'uso di armi chimiche. Dobbiamo fare di tutto perché non accada più. Il regime di Assad possiede arsenali di armi chimiche, il cui uso è un crimine contro l'umanità”.
Per l’America di Barack Obama ci sono prove certe dell’uso di armi chimiche in Siria da parte del regime del Presidente Bashar al Assad, ma per la Russia di Vladimir Putin queste accuse sono “insensate”. E secondo Putin Obama – che intanto sembra pronto all’attacco – dovrebbe pensare “alle future vittime in Siria”. Secondo il presidente russo, Washington dovrebbe presentare al Consiglio di Sicurezza dell’Onu queste prove dell’attacco con armi chimiche. A suo dire, “se non lo faranno vuol dire che non c’è nessuna prova”. Il suo “consiglio” a Obama è quello di “pensarci due volte prima di prendere una decisione sulla Siria”.
La posizione russa in merito a un intervento in Siria – Putin, in merito all’eventualità di un attacco militare, si è anche detto sorpreso del voto contrario giunto nel Regno Unito: “Questo dimostra che in Gran Bretagna c’è gente guidata dal buon senso”, ha fatto sapere. Parlando con i giornalisti a Vladivostok, ha anche detto che le truppe del governo siriano sono sull’offensiva e che hanno circondato l’opposizione in molte regioni: “In queste condizioni dare una carta vincente a coloro che chiedono un intervento militare è assolutamente insensato”.
Damasco: “Pronti a rispondere” – Damasco, intanto, sarebbe pronta a rispondere a un eventuale intervento nel Paese. Un attacco può avvenire “in ogni momento” a partire da ora, hanno detto fonti della sicurezza siriana alla tv Al Arabiya, che hanno aggiunto che le forze siriane sono appunto “pronte a rispondere”. E anche l’Iran ha fatto sapere di essere pronto a difendere Damasco da ogni aggressione. L’ha sottolineato il presidente della Commissione Sicurezza Nazionale e Politica Estera del Parlamento di Teheran, Alaeddin Boroujerdi.