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Orrore in Siria: tiro a segno su donne incinte per ucciderne i feti

Un pacchetto di sigarette per ogni donna incinta colpita. Così funzionava il terribile gioco dei cecchini siriani. La denuncia al Times è del chirurgo britannico David Nott che ha lavorato come volontario in un ospedale del Paese. Intanto altri due attentati con morti e feriti.
A cura di Biagio Chiariello
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“C’erano dei cecchini che sparavano alle donne incinte, mirando al loro grembo. Chi riusciva a centrare il feto vinceva un pacchetto di sigarette”. Sono scioccanti le parole del chirurgo David Nott. L'uomo è tornato dalla Siria dove ha trascorso 5 settimane come volontario in un ospedale da campo e ha denunciato il fatto al Times. Nott ha raccontato che, "in un solo giorno oltre sei donne incinte sono state colpite da cecchini ed il giorno dopo altre due". Tutte le madri sarebbero sopravvissute nonostante i colpi. Non così fortunati sono stati i feti all'interno delle loro pance. "Le donne sono state tutte colpire all'utero, dove (ai cecchini) era stato ordinato di mirare…e questo è stato un atto deliberato. Era ben oltre l'inferno", ha detto sconvolto Nott, che assicura di non aver mai assistito ad un fatto simile neanche dopo tanti anni da volontario in Bosnia, Libia e Sudan. Nott sottolinea comunque come i cecchini di Bashar Assad si esercitassero sparando su specifici punti del corpo delle vittime civili, non solo l'utero. “Un giorno erano arrivati in ospedale soltanto pazienti che avevano ferite all’inguine" racconta il medico "quello dopo erano stati tutti colpiti nella parte destra del petto, quello dopo ancora avevano una pallottola conficcata nel collo”.

Intanto altri due attentati nel Paese martoriato da oltre due anni dalla guerra civile. Il primo è stato compiuto ad Hama, città nel centro del Paese controllata dalle forze governative, dove un'autombomba ha provocato la morte di un numero imprecisato di persone. L'Osservatorio siriano dei diritti umani, ong basata a Londra, parla di "una violenta esplosione sulla strada che collega Sinaa ad Hama, seguita da intensi colpi di arma da fuoco". Obiettivo del'azione, precisa l'Osservatorio, era "un posto di controllo dove si trovano truppe del regime". A Baghdad invece otto kamikaze si sono fatti esplodere contro le forze di sicurezze: si contano almeno sei morti, secondo i responsabili locali.

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