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Siria, Ong accusa Mosca: “Almeno 45 vittime tra civili per i raid aerei russi”

I raid hanno colpito la regione di Jabal al-Akrad, per gli attivisti molti corpi ancora sotto le macerie.
A cura di Antonio Palma
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I raid aerei dell'aviazione militare russa in Siria a sostengo di Assad avrebbero provocato decine di vittime tra i civili innocenti nel Paese. È quanto denunciano i responsabili dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, una Ong locale con sede a Londra che monitora le vittime civili nel Paese martoriato dalla guerra. In particolare l'organizzazione non governativa denuncia che durante i bombardamenti russi nella regione di Latakia sarebbero stati colpiti almeno 45 civili, tra morti e feriti, incluse donne e bambini. Il bilancio delle vittime "è destinato a crescere a causa dei tanti dispersi sotto le macerie" spiega l'Ong parlando di autentico "massacro compiuto dai raid russi".

Tra i morti però ci sarebbero anche uomini armati dell'opposizione ad Assad tra cui un comandante dei ribelli moderati che fanno parte dell'Esercito libero siriano. L'uomo è stato identificato come il capo di stato maggiore della Prima divisione costiera, un gruppo armato dell'opposizione che si ritiene abbia ricevuto armi e rifornimenti dagli Stati Uniti. Del resto anche se l'obiettivo dichiarato dei raid aerei russi è quello di colpire lo Stato Islamico e il Fronte al-Nusra alleato di Al Qaeda, in realtà da molte parti è stato denunciato un bombardamento indiscriminato di tutti gli oppositori al regime di Assad che è alleato di Mosca. La zona di Latakia bombarda infatti è quella montagnosa di Jabal al-Akrad, che risulta ancora sotto il controllo dei ribelli ma è stata teatro di violenti scontri armati nelle ultime settimane dopo l'offensiva dell'esercito di Assad.

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