Siria, Obama: “ancora non ho deciso”. Kerry: “Assad è un assassino”
La decisione di Barack Obama su un'eventuale azione militare in Siria era attesa per oggi. Ma il Presidente degli Stati Uniti d'America ha deciso di aspettare ancora: "Non ho ancora preso una decisione finale sulla risposta all'uso di armi chimiche da parte della Siria", ha detto l'inquilino della Casa Bianca, definendo l'attacco del regime di Assad coi gas "una sfida al mondo" che costituisce una "minaccia" agli interessi nazionali Usa e agli alleati americani come Israele e Giordania. Il presidente Usa ha dichiarato che sta valutando "un'ampia gamma di opzioni in Siria".Obama ha denunciato inoltre l'impotenza dimostrata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu e osservato che preferirebbe che la comunità internazionale facesse passi avanti sulla crisi nel Paese asiatico. "Molte persone nel mondo pensano sia giusto fare qualcosa circa la situazione in Siria – ha commentato il presidente Usa -, ma nessuno vuole farlo".
"Criminale" e "assassino". Così il segretario di Stato americano, John Kerry, ha definito Bashar al Assad nella sua dichiarazione sulla Siria. Gli Stati Uniti, ha poi aggiunto, "agiranno secondo i propri tempi, in corrispondenza degli interessi americani". "Un alto esponente del regime siriano ha confermato che armi chimiche sono state usate dal regime di Damasco", ha spiegato il segretario di Stato americano, chiarendo come una comunicazione del Governo siriano sia stata intercettata dall’intelligence Usa. "Non ci saranno truppe sul terreno, sarà un intervento limitato nel tempo", ha aggiunto, affermando che nella missione potrebbero partecipare Francia, Lega Araba e Australia. "Sappiamo che il governo siriano ha ucciso almeno 1429 persone civili, tra cui almeno 426 bimbi, con armi chimiche", ha denunciato poi Kerry citando le stime dell'intelligence sull'attacco al gas nervino del 21 agosto scorso alla periferia est di Damasco.