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Siria, raid su ospedali e scuole: almeno 50 morti. Scambio di accuse Russia-Turchia-USA

Colpiti cinque ospedali tra cui una clinica di Medici senza Frontiere. La Russia starebbe proseguendo i propri raid “contro i terroristi” in Siria nonostante un accordo sul cessate-il-fuoco. E se da Ankara arrivano accuse contro Mosca (puntualmente rispedite al mittente), gli Stati Uniti attribuiscono la responsabilità dei raid ad Assad.
A cura di Biagio Chiariello
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AGGIORNAMENTO 16.02 – Scambio di accuse tra Turchia, USA Russia – Secondo il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, sarebbe stato lanciato un missile di crociera russo a far saltare in aria l'ospedale e la scuola in Siria. La zona, però, da almeno tre giorni è preda dall'artiglieria turca che sta cercando di arrestare l'avanzata dei ribelli curdi anti Assad sulla città controllata dal fronte al Nusra, legata ad Al Qaida e dai guerriglieri dell'Esercito siriano libero vicini all'Occidente. "Si tratta di mera propaganda" ha dichiarato però la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Secondo cui "non ci sono informazioni specifiche né prove" ma solo "accuse". D'altra parte, l'ambasciatore siriano in Russia, Riyad Haddad, afferma che sarebbe stati i raid americani a colpire l'ospedale di Medici senza Frontiere e non "le forze aeree russe" che "non hanno nulla a che fare con questo". Lo riportano Interfax e Tass. Ma a conferma del coinvolgimento russo ci sarebbero anche le parole del l'Osservatorio siriano per i diritti umani che riferisce di bombardamenti "verosimilmente russi". Ma sono gli stessi Stati Uniti ad attribuire i bombardamenti a Bashar al Assad. "Il fatto che il regime e i suoi supporter continuino questi attacchi, senza motivo e senza sufficiente riguardo per gli obblighi internazionali di preservare le vite civili, è uno schiaffo alle richieste unanimi da parte dell'International Syria Support Group, compresi quelli di Monaco, di evitare attacchi contro ci civili e pone dubbi sulla volontà e/o la capacità della Russia di aiutare a portare alla fine la continuata brutalità del regime di Assad contro il suo stesso popolo" ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, John Kirby.

UPDATE ore 19.50 – È di circa 50 civili uccisi il bilancio dei raid missilistici nel nord della Siria su cinque ospedali e due scuole. Lo annunciano le Nazioni Unite. Tra le vittime ci sono anche dei bambini. Tra gli ospedali colpiti, anche una struttura di Medici senza Frontiere (Msf) a Maarrat al Numan. “Si tratta di un nuovo capitolo dell'esercizio di propaganda in corso”, ha commentato intanto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova le accuse rivolte dal premier turco a proposito dei bombardamenti in Siria. La portavoce ha sottolineato che nelle notizie diffuse dai media “non ci sono informazioni specifiche che possono essere presentate come prove” ma solo “accuse”.

Almeno 9 persone hanno perso la vita in un raid aereo russo compiuto contro un ospedale sostenuto da Medici senza frontiere in Siria: lo ha denunciato oggi l'Osservatorio siriano sui diritti umani.  Due attacchi, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro: quattro missili in tutto che avrebbero devastato la struttura medica. E’ stato lo stesso Msf a confermare la distruzione totale della struttura, a Maarrat Numan, a Idlib, nella regione settentrionale del Paese, martoriata da intensi bombardamenti dei caccia di Mosca. Un portavoce da Parigi ha spiegato che "un ospedale sostenuto da Medici senza frontiere è stato fatto oggetto di bombardamenti aerei" nella regione di Maaret al-Numan, a 280 chilometri a Nord di Damasco. Ci sarebbero inoltre otto persone dello staff Msf disperse e un bambino tra le vittime. "Sembra essere un attacco deliberato contro la struttura sanitaria e lo condanniamo con la maggior forza possibile – ha detto Massimiliano Rebaudengo, capo missione di Msf – . La distruzione di questo ospedale (30 posti letto, staff di 54 persone, due sale operatorie, ambulatorio e pronto soccorso, supportato dallo scorso settembre da Msf, ndr) lascia una popolazione di circa 40.000 persone senza accesso ai servizi sanitari in una zona in pieno conflitto".
Fonti mediche hanno invece precisato che un raid governativo siriano (anche se la Turchia punta il dito contro il Cremlino) ha colpito la clinica ginecologica e il reparto di pediatria dell'ospedale di Azaz, tra Aleppo e il confine turco: almeno 14 civili sono rimasti uccisi, tra cui due bambini. Qui sette missili hanno raso al suolo il reparto di ginecologia e di pediatria.

La Russia sta proseguendo i propri bombardamenti “contro i terroristi” in Siria nonostante un accordo sul cessate-il-fuoco. Il vice ministro degli Esteri russo Gennadi Gatilov ha spiegato: “noi combattiamo contro gruppi terroristici, Isis, al Nusra e altri, legati ad al Qaida. I bombardamenti su obiettivi dei gruppi terroristici continueranno in ogni caso, anche se si arriverà ad un accordo per il cessate il fuoco in Siria”. Ha aggiunto: “Il succo della questione sta nel fatto che il cessate il fuoco riguarderà coloro che sono davvero interessati all'avvio del processo di dialogo e non i terroristi”, ha detto ancora Gatilov in un'intervista allo Spiegel.

E per adesso la Nato non entrerà in azione in Siria. "Escludo per ora che l’invio di Caschi Blu", ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista alla Bild, sottolineando che "tutti gli Stati della Nato sono pronti a combattere Is. Inoltre l'Alleanza supporta Tunisia, Giordania e Iraq nella costruzione di strutture militari". "Le dichiarazioni di Assad mostrano che non sarà facile portare le armi a tacere", ha poi detto Stoltenberg, in merito alle intenzioni del presidente siriano, che ha detto di voler "recuperare tutto il Paese" all'indomani dell'accordo sulla cessazione delle ostilità. "Ma il comportamento di Assad dimostra anche che noi dobbiamo continuare a tentare – ha concluso Stoltenberg – altrimenti morti e violenza andranno avanti".

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