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Siria: navi italiane salpate verso il Libano. Tuteleranno le truppe Unifil

Le imbarcazioni si posizioneranno al largo del Libano e non lontano dalle coste siriane.
A cura di Davide Falcioni
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Due navi militari italiane, per la precisione il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata Maestrale, sono partite da Taranto nel pomeriggio di oggi: secondo quanto si è appreso lo scopo della missione sarebbe quello di tutelare le truppe italiane della forza Unifil – la Forza di interposizione dell'Onu in Libano – in caso di conflitto siriano. Le imbarcazioni si posizioneranno, quindi, al largo del Libano e non lontano dalle coste siriane.

Intervistato da Tiscali Notizie il viceministro degli affari esteri Lapo Pistelli ha spiegato di non aver saputo nulla sull’argomento. “Sono decisioni – ha commentato l'esponente del Pd – che competono al ministero della Difesa”. Tuttavia, ha anche detto Pistelli, “ritengo che Doria e Maestrale siano salpate perché impegnate in esercitazioni”. Il viceministro ha inoltre precisato che da quel che gli risulta “non c’è nulla di programmato e che il governo italiano sta prendendo tempo per capire quale sarà l’approccio al problema da parte Congresso americano. Meglio, dunque, non dare giudizi a vista”. Massimo Artini, vice presidente della Commissione Difesa in forza nel M5S, ha invece chiesto “tempo” per informarsi.

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