Siria: miliziani curdi filo-Usa entrati a Raqqa, roccaforte dell’Isis
È iniziata la battaglia per liberare Raqqa dall’Isis. Le milizie curdo-siriane sono entrate nella parte urbana della roccaforte del Califfato nel nord del Paese. L'attacco curdo-Usa su Raqqa è portato da circa cinquemila miliziani inquadrati nelle “Forze democratiche siriane”, piattaforma guidata dall'ala siriana del Pkk e composta anche da elementi arabi della zona. È quanto riferiscono fonti locali situate ai margini del fronte tra curdi e miliziani jihadisti. L'avanzata dell'ala siriana del Pkk si muove nel quartiere orientale periferico di Mashlab (Macete) in direzione della città industriale e dell'antico recinto murario di Raqqa oltre il quale si apre il centro storico.
Decine di vittime tra i civili
Dei civili sono morti nella parte est di Raqqa in seguito a un raid aereo della Coalizione su un edificio scolastico che ospitava famiglie di sfollati. Il bombardamento sulla scuola “Intifada”, da tempo trasformata in centro di accoglienza di sfollati, è avvenuto nel quartiere orientale di Mashlab, interessato da oggi dall'offensiva delle milizie curdo siriane. Di almeno dodici civili uccisi nei raid aerei compiuti ieri dalla Coalizione anti-Isis guidata dagli Usa su Raqqa dà notizia anche l'agenzia governativa Sana e l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), vicino alle opposizioni. La campagna di bombardamenti aerei e di artiglieria si è intensificata negli ultimi giorni proprio per facilitare l'avanzata delle forze curdo-siriane verso Raqqa.
Usa colpiscono forze pro-regime: "Entrate in una zona di de-escalation"
Intanto, la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha colpito le forze pro-regime dopo che queste hanno oltrepassato la zona di demarcazione nei pressi di una base. “'Nonostante i precedenti avvertimenti, le forze pro-regime sono entrate in una zona di de-escalation con artiglieria, tank e veicoli armati e più di 60 uomini che puntavano a minacciare la coalizione e i partner della base di At Tanf”, è quanto recita il comunicato della Coalizione.