Siria, Kerry: “Abbiamo le prove, Assad ha usato armi chimiche”
Nel giorno in cui il regime di Damasco attacca duramente il Presidente Obama ed esulta per "la ritirata statunitense", il segretario di Stato John Kerry esce allo scoperto e rivela che gli Usa sono in possesso di prove inoppugnabili circa l'utilizzo di armi chimiche da parte delle truppe fedeli ad Assad. IN due interviste separate concesse alla Cnn ed alla Nbc, Kerry ha parlato di "campioni di sangue e capelli", che conterrebbero prove inconfutabili dell'utilizzo "di gas sarin da parte dell'esercito siriano". In tal senso, non vi sono dubbi, continua Kerry, "che l'attacco del 21 agosto rappresenti un crimine contro l'umanità".
Senza attendere l'esito delle ispezioni degli inviati delle Nazioni Unite, dunque, viene a cadere secondo Kerry ogni dubbio residuo rispetto alla necessità di intervenire militarmente nella regione, mandando anche "un importante messaggio a chi mette a rischio la nostra sicurezza nazionale, Iran e Corea del Nord soprattutto". Infine, Kerry si dice "fiducioso" che dal Congresso arrivi in tempi brevi il via libera per un attacco, anche senza mandato Onu, possibilità che del resto Obama ha completamente superato col suo discorso di ieri (in cui, per inciso, ha fatto sapere che avrebbe avuto margini di manovra per agire di propria iniziativa anche al di là di un intervento sul tema del Congresso).
Insomma, nonostante la dilatazione dei tempi, appare sempre più chiara un'escalation verso un nuovo conflitto. E, proprio in queste ore, l'osservatorio indipendente siriano ha stimato in 110mila i morti in questi mesi di guerra civile, spiegando che il numero dei profughi è invece difficilmente calcolabile a causa delle enormi proporzioni che starebbe assumendo in queste ultime settimane.
