Siria, generale russo ucciso da una bomba esplosa al passaggio di un convoglio militare

Un generale russo è stato ucciso in Siria nelle scorse ore dopo che una bomba è esplosa in strada al passaggio di un convoglio militare di cui faceva parte. La vittima è il generale maggiore Vyachelsav Gladich. A comunicarlo sono state le stesse forze armate di Mosca spiegando che l'attentato dinamitardo è avvenuto oggi, 18 agosto, su un strada a circa 15 chilometri da Deir el-Zor, capoluogo dell'omonima provincia nord-orientale della Siria. Secondo il ministero della Difesa russo, il generale faceva parte di un convoglio "umanitario" che stava tornando da una missione proprio a Deir el-Zor. "Il 18 agosto, durante il ritorno di un convoglio che aveva effettuato un'operazione umanitaria, a 15 km da Deir Ezzor, un ordigno esplosivo è scoppiato mentre i mezzi erano in movimento", si legge in un comunicato.
Come confermato sempre da Mosca, nello stesso attentato sono rimasti feriti altri due militari russi che erano col generale. Lo stesso alto ufficiale è stato subito soccorso ma troppo gravi erana le ferite riportate nello scoppio e l'uomo è morto poco dopo. "A seguito dell'esplosione tre militari russi sono rimasti feriti. Nel corso dell'evacuazione e dei soccorsi ai feriti, un alto consigliere militare russo con grado di maggiore generale è deceduto a causa delle gravi ferite riportate", aggiunge infatti la nota del Ministero della difesa di Mosca assicurando che la famiglia del militare deceduto riceverà tutta l'assistenza e il supporto necessari e che il generale verrà insignito di un onorificenza post-mortem. Nell'esplosione uccisi e feriti anche alcuni militari siriani fedeli ad Assad. Fonti locali attribuiscono l'attentato mortale in Siria all'Isis, che nella zona non ha mai cessato le ostilità ma per ora non ci sono rivendicazioni. Del resto la situazione nelle aree fuori dal controllo delle autorità siriane a Deir Ezzor sta peggiorando di giorno in giorno.