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Siria, elicottero russo abbattuto: morti 5 soldati, ribelli si accaniscono sui corpi

La morte dei cinque militari confermata dal Cremlino che ha ordinato un massiccio dispiegamento di forze per recuperare i corpi.
A cura di Antonio Palma
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Cinque soldati russi sono morti oggi dopo che l'elicottero militare su cui viaggiavano è stato abbattuto in Siria dalle milizie ribelli al regime di Bashar Al Assad. La notizia è stata confermata ufficialmente dal Cremlino dopo che era stata diffusa in un primo momento dalle forze ribelli che avevano anche diffuso online alcune foto dell'abbattimento. L‘abbattimento è avvenuto nella zona di Saraqeb nel Governatorato di Idlib, nel nord-ovest della Siria. Secondo fonti di Mosca, l'elicottero colpito è un Mi-8 abbattuto mentre era di ritorno da una missione umanitaria ad Aleppo. L'aeromobile si stava dirigendo verso all’aerodromo di Khmeimim con a bordo tre membri dell’equipaggio e due ufficiali del centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti in Siria.

"Quelli che si trovavano nell'elicottero, per quanto sappiamo dalle informazioni sul posto, sono morti. Morti eroicamente perché cercavano di allontanare il velivolo per evitare vittime a terra", ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. L'esercito russo dopo lo schianto ha annullato tutte le operazioni previste oggi per concentrarsi sui recupero dei corpi dei militari caduti. Lo stesso Putin ha ordinato un massiccio dispiegamento di forze che già si trovano nell'area.

Purtroppo però come mostrano alcuni macabre immagini diffuse da alcuni siti vicini ai ribelli, i miliziani si sarebbero accaniti su alcuni corpi dei militari. Al momento non è ancora chiaro il sistema d’arma utilizzato per abbattere l’elicottero russo ma sicuramente si tratta di spari provenienti da terra dove i ribelli da poche ore hanno lanciato una contro-offensiva contro le truppe di Damasco, che sono appoggiate dall'aviazione russa, per rompere l'assedio di Aleppo.

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