Siria, duro colpo all’Isis: ucciso il numero due dei jihadisti, Hajji Imam
Abd al-Rahman Mustafa al-Qaduli, meglio noto come Hajji Imam, era uno dei fondatori del Daesh, un qaedista di lunga militanza, e un valido candidato a succedere ad Abu Bakr al-Baghdadi alla guida dello Stato Islamico. Ma non sarà certamente così, visto che il capo del Pentagono, Ash Carter, ha annunciato l'uccisione in una operazione americana del leader dell’Isis, considerato anche il “ministro delle Finanze” dell’organizzazione terroristica. Si tratta di “un terrorista noto, fin dai suoi legami con al Qaida” e “uno dei tre obiettivi di maggiore valore” nella lotta allo Stato Islamico, ha aggiunto Carter sottolineando che gli Stati Uniti sono “impegnati più che mai al fianco dell'Europa. I nostri nemici sono gli stessi”. L'uccisione di questo leader Isis – ha detto il Segretario della difesa degli USA durante una conferenza stampa congiunta con il capo di Stato Maggiore interforze, Joe Dunford – ostacolerà la capacità dell'Isis di condurre operazioni dentro e fuori da Iraq e Siria". Carter ha voluto poi precisare che al-Qaduli è la seconda figura di spicco dell'Isis eliminata in operazioni americane nell'ultimo mese. Il riferimento è all'uccisione in Siria di Omar al-Shishani, definito il "ministro della guerra" dello Stato islamico.
E l'Isis perde Palmira
L'Isis registrare così un altro duro colpo. I jihadisti deve fare anche i conti con l’ingresso dell'esercito regolare siriano a Palmira. La cittadella, sulla quale sventolava da maggio il vessillo del Daesh, è stata praticamente riconquistata. Lo ha riferito l'agenzia di stampa siriana Sana. "Le unità dell'esercito e della milizia popolare hanno stabilito il controllo sul castello di Palmira dopo che i terroristi hanno sofferto pesanti perdite", ha riferito l'agenzia. Palmira, dove sorge un forte del XIII secolo tutelato dall’UNESCO, è dominata dall’area archeologica che l’ISIS ha in parte distrutto, in parte usata come teatro per i suoi macabri video di propaganda.