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Siria, bombe su una scuola elementare: morti almeno 5 bambini

Almeno cinque i minori uccisi in un bombardamento su una scuola a Daraa, nel sud della Siria, in una zona controllata dalle forze governative. Altre vittime per un attacco kamikaze nella zona di Aleppo.
A cura di Susanna Picone
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Ennesima giornata di sangue in Siria. Almeno cinque minori tra bambini e adolescenti sono rimasti uccisi nel sud del Paese da un lancio di razzi su una scuola elementare nella città di Daraa, in una zona controllata dalle forze governative. Lo riferiscono l'agenzia ufficiale Sana e l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). “Cinque bambini sono periti nel lancio di razzi dei terroristi su una scuola elementare nel quartiere di Sahari” a Daraa, ha confermato anche la televisione di Damasco. Le fonti affermano che il bombardamento con mortai è partito da una zona controllata dai gruppi armati delle opposizioni. Ci sarebbero anche diversi feriti, di cui alcuni in gravi condizioni e tra questi ci sarebbero altri bambini. Ma quelle di Daraa non sono le uniche vittime della giornata. Altre dieci persone sono morte in un attacco kamikaze compiuto in un villaggio vicino alla città di Manbech, nel nord della provincia settentrionale di Aleppo. I morti sarebbero per la maggior parte membri della famiglia del parlamentare siriano Diab al Mashi, che si trovava in visita nel suo villaggio natale, quello di Al Mashi. Il kamikaze – l’attacco sarebbe stato compiuto dall’Isis – avrebbe provocato anche un numero ancora imprecisato di feriti.

Hollande: “Se Mosca ferma bombe, sì a dialogo” –  Intanto, sul fronte diplomatico, il presidente francese Hollande ha detto di poter incontrare “in ogni momento” l'omologo russo Vladimir Putin per “fare progredire la pace”. Quando “la Russia sarà realmente decisa a far cessare i bombardamenti a cui partecipa sostenendo il regime siriano – ha detto il francese – sono pronto in tutti i momenti a prendere il cammino del dialogo”. “Putin doveva venire a Parigi nei prossimi giorni per alcune inaugurazioni e cerimonie – ha spiegato Hollande – Io vedevo questa visita solo come momento per parlare della Siria e solo della Siria, e ho fatto sapere al Presidente Putin che non lo avrei accompagnato alle cerimonie ma che ero pronto a continuare il dialogo sulla Siria. Lui ha preferito rimandare questa visita”. Ma questo, per Hollande, “non impedirà che vi siano altre occasioni per discutere, ma non verrà a Parigi”.

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