Siria: 12 bambini morti di malattie e di stenti in campo profughi
La tragedia della guerra in Siria continua a causare centinaia di vittime anche tra i bambini: stando a quanto reso noto dall'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani oltre 250 minori hanno perso la vita negli ultimi tre mesi. Molti sono neonati deceduti a causa di malattie e stenti in un affollato campo profughi nell'est della Siria al confine con l'Iraq. Secondo l'Osservatorio negli ultimi giorni altri dodici bambini sono morti nel campo di al Hol. Da gennaio a oggi, afferma l'Ondus, sono morti ad al Hol 253 minori, moltissimi dei quali neonati e bambini di pochi anni di vita. Nel campo di al Hol sono ammassate più di 70mila persone, provenienti in larga parte dalle zone della Siria sud-orientale fino a febbraio controllate dall'Isis e coinvolte nell'offensiva curdo-americana nell'area tra l'Eufrate e il confine iracheno.
Nel frattempo si continua a combattere sul terreno di battaglia e almeno undici persone sono state uccise nelle ultime 24 ore nella regione di Aleppo, nel nord della Siria. Lo riferisce l’agenzia governativa siriana Sana e l’Osservatorio siriano, secondo cui milizie anti-governative, tra cui qaediste, hanno ieri esploso colpi di artiglieria contro quartieri di Aleppo, in mano al governo. Come spiega il sito specializzato Gli Occhi della Guerra malgrado la sconfitta dell'Isis in Siria la sua ideologia continua ad essere molto forte. Il califfato "non è l’unico gruppo che si ispira al salafismo jihadista, e proprio dalla complessa galassia jihadista potrebbe riemergere Al Qaeda, quale successore dell’Isis. Con radici locali ben consolidate in Siria e Iraq, Al Qaeda potrebbe sfruttare il vacuum lasciato dall’Isis per volgere la situazione a suo vantaggio, appropriandosi dei territori abbandonati dallo Stato islamico al confine tra i due Paesi". Insomma, chi sperava che con la sconfitta di Daesh il conflitto siriano andasse ormai verso la fine purtroppo potrebbe doversi ricredere.