Siria, 33 civili rifugiati in una scuola uccisi da un raid degli Stati Uniti
Una nuova strage in Siria, dove almeno 33 persone sono state uccise da un raid aereo su una scuola ad al-Mansourah, località a ovest di Raqqa, la ‘capitale' dello Stato islamico nella Siria settentrionale. Lo hanno reso noto sul loro sito web gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all'opposizione con sede in Gran Bretagna. Secondo gli attivisti, il bombardamento sarebbe stato condotto da un aereo appartenente alla coalizione internazionale anti-Is. Le vittime sarebbero 33 sfollati che avevano trovato riparo all'interno della scuola. Secondo fonti citate dai membri dell'Osservatorio, nell'edificio avevano trovato riparo circa 40 famiglie costrette a fuggire dai combattimenti in corso ad Aleppo Est, Raqqa e Homs.
Cos'è l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani
L'Osservatorio siriano per i diritti umani è un'organizzazione con base nel regno Unito che conduce costantemente campagne di informazione su quanto sta accadendo in Siria da sei anni a questa parte: gli attivisti sono in costante collegamento con una rete di fonti nelle aree più critiche del paese, fonti che con cadenza quotidiana inviato report su quanto sta accadendo. Secondo l'Osservatorio a Raqqa è in corso una "carneficina silenziosa" che non risparmia neanche i civili, come nel caso della scuola bombardata presumibilmente da aerei statunitensi.
La Coalizione Internazionale: "Abbiamo ucciso 220 civili"
La Coalizione Internazionale, di cui gli Stati Uniti sono il paese capofila, stanno conducendo raid dal 2014 nell'ambito di un'offensiva contro le città controllate dallo Stato Islamico, di cui Raqqa è considerata la capitale. Alcune settimane fa i generali della coalizione hanno ammesso di aver commesso svariati "errori" e di aver ucciso, dall'inizio dell'intervento, 220 civili; tale numero, tuttavia, è stato criticato da organizzazioni, secondo le quali i "non belligeranti" morti a causa delle bombe USA sarebbero molti di più.
Guerra in Siria: in sei anni oltre 320mila morti e milioni di sfollati
Secondo le stime ufficiali, da sei anni a questa parte la guerra in Siria ha prodotto oltre 320mila morti e milioni di sfollati, in gran parte fuggiti in Libano. Il conflitto cominciò nel 2011 con delle proteste organizzate contro il regime di Bashar al Assad sistematicamente represse nel sangue. Quegli scontri sono poi evoluti in una guerra che vede protagonisti molti attori, dai gruppi jihadisti ad organizzazioni di sinistra e democratiche, passando per il governo, sostenuto dalla Russia, e la Coalizione Internazionale guidata dagli Stati Uniti, paese che dopo l'ascesa di Trump ha deciso di intensificare gli attacchi.